WhatIsTheMatrix.IT – Il Sito Italiano su Matrix

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A bordo della OLIMPUS

Sala da pranzo

Canon ci pensa un pò su prima di rispondere.
*perchè sono entrata in un equipaggio'*

<<Capitano io sono entrata a far parte di questo equipaggio perchè la mia volontà mi richiede di aiutare tutti gli inconsapevoli. Credo che, anche se magari non è lo scopo fondamentale di alcuni di noi, questo sia nella mente di tutti. Non ho uno scopo fondamentale, ma sono desiderosa di aiutare. Non solo gli inconsapevoli, ma anche Zion e tutti coloro che ne hanno bisogno, compresa me stessa. Entrando a far parte dell'equipaggio di questa meravigliosa nave imparerò diverse cose che ho sempre sognato di imparare, e allo stesso tempo darò una mano. Un'altra cosa che mi spinge è la mia profonda curiosità. Sono stata liberta all'età di 15 anni, e vorrei poter rivedere Matrix come qualcosa di profondamente negativo, e non ringriaziarla come era mia abitudine, accontentandomi di essere in vita.>>

Fuori Dalla Nave

<Il mio portafortuna è un cigno di vetro Canon>
rispondendo, si rende conto che ormai tutti erano arrivanti e che quindi il momento di entrare è arrivato.

Zeus intorrempe lì la conversazione e guida il suo nuovo equipaggio all'entrata della nave.

Dentro la nave

Il capitano guida il suo equipaggio nel corridoio centrale e "presenta" l'Olimpus ai ragazzi.

Una nave del tutto particolare si stavaglia di fronte agli occhi increduli delle reclute. L'interno aveva l'aspetto di "un lucido", sul trasparente e i vari tubi erano radicalmente diversi da quelli degli altri hovercraft.

*Ecco perchè è trasparente! Così è più facile individuare i danni e ripararli più velocemente.. Sagace Soluzione! Mmmh.. Questa Olimpus è proprio bella.. non mi aspettavo che un hovercraft potesse essere così..*

Il piano sottostante è per la sala macchine mentre il piano ove sii trovano adesso costituisce la parte abitabile.
Delle scritte bianche (a mo di indicazioni) facilitano individuano le varie ale del piano.

Sala Da Pranzo dell'Olimpus
Il capitano fa accomodare le reclute nella sala da pranzo e li fa sedere uno per volta.
Un ambiente semplice e scarno, essenziale in ogni sua linea.

Iris, seduta come suo solito, all'ultimo posto, ascolta con attenzione il lungo e complesso discorso del Capitanno Zeus.
Regole di comportamento, semplici ed immadieta e soprattuto logiche e infine una domanda importante.

*Perchè ho deciso di entrare in un equipaggio..eheh.. bella domanda.. con altrettanto bella risposta..*

La ragazza aspetta il suo turno, ascoltando Snake e Canon.

<<Una domanda precisa esige una precisa risposta. Ebbene, nei pochi mesi di libertà vera che ho vissuto a Zion ho capito molte cose importanti. La prima è che Zion ha bisogno di noi. La seconda è che restando nel mio alloggio non avrei aiutato la mia casa. L'ultima, ma non la meno importante, è che ci sono migliaia di persone là in The Matrix che hanno bisogno di conoscere la verità, di conoscere cosa c'è dietro il loro dubbi atroci e non è giàsto lasciare quelle persone nelle "fauci" di una sofferenza a cui non riescono a dare una vera spiegazione. Poi.. ci sono le macchine.. non so quanto questa pace possa durare. Credo che questo sia il momento giàsto per liberare quante più persone possibili e nel frattempo studiare ancor meglio il nostro nemico e scoprirne gli eventuali punti deboli. Ma questo è un altro discorso, perdoni la mia divagazione Capitano Zeus.>>

Dette le ultime parole, riprende la sua solita "posizione da tavolo": la schiena comodamente appoggiata alla sedia e le braccia distese sulla superficie liscia del tavolo con le mani giànte a formare "un piccolo pugno".

entra con gli altri nella nave...
* immensa, trasparente e maestosa... ecco i tre aggettivi che mi vengono in mente di getto per descrivere la nave...*
si aspetta che il capitano li conduca in un giro turistico della nave e non viene deluso

passa per gli alloggi
*qui è dove dormiremo*
per la sala dell'operatore
*qui è dove ci divertiremo* e un sorriso gli si forma in volto
poi arriva alla sala da pranzo
*e qui è dove ci verrà data la brodaglia da mangiare...*
il capitano parla

<nessun problema per il fumo, anche a me da fastidio; e nemmeno per le altre regole.>
* il programma gesù cristo, bella questa! io l'avevo fatto un programma gesù cristo quando ero in matrix...*
<perchè imbarcarsi' perchè se la donna ke ha liberato me e mio padre non si fosse imbarcata io nn sarei qui e non conoscerei la verità. io voglio aiutare gli altri che, come me, intuiscono ma ancora non sanno. so che può sembrare la solita scusa, ma è così. e anche se può sembrare infantile, colgo l'occasione anche per imparare un sacco di nuove cose e per divertirmi negli allenamenti con armi e combattimento corole-playero a corole-playero. ai suoi ordini capitano.

Sala da pranzo

<< Vedo con piacere che le regole stanno bene a tutti...
Molto bene!
*Che bell'equipe....*
Allora...>>

Zeus guarda verso la porta, e vede un omino basso, con gli occhialini, capelli neri e occhi stretti di color nero, vestito al classico modo trasandato di matrix. Unica particolarità esterna era la sottile striscia metallica che porta dalla tempia all'orecchio. Nessuno sapeva a cosa realmente servisse, tranne Zeus. Una delle sue tante funzioni però era di comunicare con i rettangolini di metallo, simili ai cellulari di matrix. Gli sorride. Ermes era entrato senza che nessuno lo sentisse...

<< Ve lo dirà lui cosa era il programma Cristo.... >>

Indicando Ermes, l'operatore.

[color=darkblue:6fa9b317e4]<< Salve Ragazzi!>>

Fa un cenno con la mano... poi sorride, e si presenta.

<< Sono Ermes, l'operatore di questa nave, vostro unico contatto con zion in matrix.
Vedo che il vecchio cammello vi sta rompendo le scatole già da ora eh'>>

Ride

<< Incredibile... all'inizio non eri così...>> [/color:6fa9b317e4]

<< Forse perchè non conoscevo i pro di essere così.... Ma, bando alle ciance. Ermes, oltre ad essere uno strafottente...>>

Lo sguardo che i due si scambiano la dice lunga sul loro rapporto.... Sono amici, grandi amici.

<<... E' un genio informatico. E' a lui e a poche mie idee che dovete questa nave... Senza di noi la Olimpus sarebbe una carretta come le altre navi. Mentre noi stavamo al foro, egli ha preparato per voi dei programmini mooolto carini...>>

[color=darkblue:6fa9b317e4]Ermes ride sotto i baffi, facendo l'occhiolino all'equipaggio che lo guardava molto strano.

<< Il Programma Cristo è un programma che le macchine crearono alla seconda creazione di Matrix. Infatti, esso venne creato perchè ad un certo punto della sua storia, la gente cominciò a fiutare qualcosa di strano. E così, essi, per distogliere l'attenzione, crearono il Messia, che diventò un pilastro morale per le generazioni future.>>
[/color:6fa9b317e4]

Sala dell'operatore

Dopo la spiegazione, si alzarono tutti dal tavolo, e si diressero verso la stanza dell'operatore, ove era situata la consolle dello stesso e i lettini di connessione a matrix.

<< Siete pronti''''>>

<< Qui ha inizio la vostra carriera....>>

Sala da Pranzo

<<Salve Ermes.>>

*Il nostro unico contatto con Zion in Matrix... questa frase mi mette i brividi. Sapere di essere nelle mani di un uomo, con la mente in un posto e il corole-playero incollato ad un cavo... e la fiducia che riponi in quest'uomo deve essere totale...*

Snake guarda attentamente Ermes, cerca di carole-playerire in lui quel non so che, anche un minimo dettaglio, che lo faccia rassicurare. Forse avrebbe preferito una figura forte e possente come quella di Zeus, sembrava strano affidarsi ad un uomo apparentemente gracile come lui...

Ma alla spiegazione del programma Cristo, l'attenzione di Snake sull'operatore cessa...

*Non è possibile*

Snake si fa pallido in volto, le braccia prima conserte, si lasciano cadere lungo i fianchi, la schiena si curva, il suo corole-playero sembra cedere sulla sedia. Porta una mano alla fronte, una smorfia di sofferenza nello sguardo.

*No, anche questo no...Prima, tutta la mia vita una farsa, adesso anche la storia. Tutta quella gente, non sa che anche questo non è mai esistito, e loro credono, credono e sperano.
Che crudeltà...*

Sala dell'operatore

Snake dopo le parole di Ermes è assente. Non si capacita ancora di quello che ha sentito. Cerca di riprendere l'attenzione, ma ha sempre avuto difficoltà a scuotersi rapidamente.
Guarda la sedia per la connessione, sembra stata essere rimessa a nuovo da poco, l'odore della pelle nuova è nell'aria. Guardando il grosso foro nel poggiatesta porta una mano alla nuca, i capelli sono ancora corti, e lasciano scoperto il marchio della sua vita in Matrix. Accanto alla sedia sono sospesi in aria un paio di piccoli monitor collegati da decine di cavi grigi, il tutto illuminato da due lunghi neon.
Davanti alla fila di sedie, il quadro dell'operatore regna sovrano: una quindicina di monitor, delle tastiere, una sedia comoda con delle cuffie appoggiate allo schienale.

<<Siete pronti''''>>

<< Qui ha inizio la vostra carriera....>>

Snake alza lo sguardo verso Zeus, un respiro profondo gli gonfia il petto.
<< Io sono pronto, Capitano!>>

Sala da pranzo

Una voce distoglie l'attenzione di Canon dalla nave. E' Ermes, l'operatore.
*finalmente.... ero proprio ansiosa di conoscerlo....*
Guarda la figura che sta venendo verso di loro

<< Salve Ragazzi!>>

*accidenti me lo aspettavo molto diverso. Pensavo fosse grande e sicuro come Zeus. Ma così è quasi meglio, sembra intelligentissimo.*

[color=darkblue:03b20b6f6c]<< Sono Ermes, l'operatore di questa nave, vostro unico contatto con zion in matrix.
Vedo che il vecchio cammello vi sta rompendo le scatole già da ora eh'>>[/color:03b20b6f6c]

<<Piacere, Ermes!>> risponde sorridendo.

<< Il Programma Cristo è un programma che le macchine crearono alla seconda creazione di Matrix. Infatti, esso venne creato perchè ad un certo punto della sua storia, la gente cominciò a fiutare qualcosa di strano. E così, essi, per distogliere l'attenzione, crearono il Messia, che diventò un pilastro morale per le generazioni future.>>

Canon rimase senza parole. Dopo un attimo di riflessione si riprende. Pensa alle persone convinte di avere come unica vera certezza l'esistenza della loro religione.
*A maggior ragione devo fare qualcosa per aiutarle.*
Con quest'ultima carica di adrenalina è più che mai decisa di fare qualcosa, e come suo solito non riesce a star ferma quando ha in mente qualche progetto.
*adesso mi faccio l'addestramento, do il meglio di me e cerco di rafforzarmi per bene. Poi il capitano vedrà. Lui è una persona saggia, l'ho capito subito ma quando ha detto che è disposto ad andare contro gli ordini del consiglio in certe situazioni ho avuto la conferma.*
Guarda Ermes. Questa volta però lo vede in modo diverso, non come un piccolo uomo con gli occhialini che coprono due occhietti scuri e stretti, ma come una persona che sa quello che fa, e che si fida moltissimo del capitano.
*anche noi dovremo imparare a fidarci di lui. Quando saremo connessi avrà in mano le nostre vite.....*
Sposta lo sguardo sul capitano. La sua immagine dà subito una grande sicurezza. Si vede chiaramente che Zeus si fida ciecamente del suo operatore, e questo convince Canon a fare altrettanto.
*comunque avrò modo di conoscerlo meglio..... Accidenti in pratica questa è la mia famiglia.....*
Finalmente si alzano dal tavolo e si avviano verso la famosa sala dell'operatore. Ermes si volta verso di loro.

<< Siete pronti''''>>

Canon lo fissa negli occhi. Un sorrisetto le illumina il volto.

<<Certo....>>

Sala da Pranzo
Un piccolo uomo compare quasi all'improvviso nella sala da pranzo della nave. Piccolo, coi capelli scuri e dei piccoli occhi neri, tutta un'altra cosa rispetto a Zeus. E' Ermes, l'operatore dell'Olimpus, genio informatico e grande amico del capitano. Lo sguardo che si lanciano all'inizio della presentazione rende palese la loro enorme complicità.
Iris, sempre seduta in fondo, osserva ed ascolta con estrema attenzione. Quel piccolo uomo è il suo ponte tra realtà e matrix, è l'unica persona a cui può affidarsi mentre il corole-playero giace in catalessi in una poltroncina e la sua mente fugge dagli agenti nel mondo fittizio.
Le spiegazioni sul Programma Cristo la lasciano per metà shokkata per metà per niente sorole-playerresa. Da una parte l'essere umano, animale capace di modificare e distruggere quasi un intero pianeta e dall'altra le macchine, figlie dell'uomo e padrone dello stesso padre, che inventano un messia in The Matrix per far "tacere le coscienze delle loro pile". Tutto estremamente calcolato, gli esseri imperfetti hanno bisogno di un mondo imperfetto fatto di sofferenza, miracoli e antiche credenze: le macchine per avere l'energia che il loro padre ha tolto loro si "vendicano" in questo modo. Strana la storia. E ora Iris è in una nave, fa parte di un equipaggio e lotta contro "i figli dell'uomo", gli stessi figli che hanno creato matrix, gli stessi figli che hanno ucciso sua madre.
I pensieri si accavallano, teorie, patti, punti deboli, allenamenti, programmi.
E mentre tutto questo le frulla in testa, tutta l'equipe si alza per seguire il capitano ed Ermes sino alla sala dell'operatore.

Sala dell'operatore

Stesso colore della sala da pranzo, stesso odore, stessa atmosfera. Tanti monitor accesi e quasi vibranti e delle sedie o poltrone in mezzo alla stanza. Sembrano essere vecchie di centinaia di anni, chissà quali persone hanno visto, chissà quante vite si sono incrociate qua dentro.
I monitor quasi vibravano, alcuni mostravano qualcosa di verde. Un codice a pioggia, con chiari ideogrammi giapponesi misti a numeri. Era matrix, il mondo in cui ha vissuto per anni in realtà è solo una pioggia verde in uno schermo.

Ermes indica i lettini. <<Siete pronti''''>> dice
<<Qui ha inizio la vostra carriera...>> aggiànge il Capitano.

Un brivido corre per la schiena della ragazza mentre sfiora con una mano la finta pelle della poltrona, un pò consumata e un pò ancora perfettamente liscia.
*Si comincia.*

un ometto piccolo si avvicina e parla...
theStranger ascolta tutto

*beh, non è proprio come il mio di programma Cristo, il mio serviva per fregare i pc della rete della scuola, questo per fregare milioni di persone.*

non rimase scioccato + d tanto visto che era diventato ateo. con tutto quello che gli era successo come poteva credere nell'esistenza di un dio' e comunque era una persona estremamente razionale e portata ad un approccio scietifico. quindi... trovava impossibile conciliare religione e scienza.

<dunque, piacere di conoscerti Ermes.>

*la mia vita in The Matrix dipende dall'abilità di questa persona....*

lo guarda

*...e dalla mia ovviamente*

<benissimo. quando cominciamo a fare qualcosa di interessante'>

*se devo essere sincero il giro turistico è bello, ma un po peso*

come in risposta alla sua domanda si dirigono nella sala dell'operatore.

Ermes parla

*se siamo pronti' OVVIO. sono emozionatissimo*

*è la prima volta ke mi ricollego a un computer con questa...*
e si tocca la "presa" che ha dietro il cranio

Sala dell'Operatore

Il Capitano rimane per qualche secondo a guardare le facce curiose delle reclute. Tra volti incerti, insicuri, paurosi o dubbiosi, egli bisbiglia all'orecchio di Ermes:

<Sbrigati che questi ci muoiono di infarto'.>

Gli sorride, dandogli una pacca sulla spalla ruvida e sudicia. L'abbigliamento di Ermes infatti era simile a quello usato in Zion: una semplice maglietta blu con dei pantaloni dello stesso colore, tutti e due immancabilmente sporchi e lacer.
Ermes annuì, e inserisce un dischetto dal nome: 'test 1'.

*Sta provando'. Molto male'.ne avremo ancora per 5 minuti buoni'. Meglio trasmettere un po' di conoscenze teoriche a questi baldi giovani!*

<< Attenzione prego. Vi trovate nella stanza dell'Operatore. Ermes ora sta facendo una prova generale, un piccolo test per vedere se questa macchina funziona ancora.
Vi darò delle spero utili istruzioni.>>

Indicando i lettini, lettini che avevano una storia importante'
E che erano stati rimessi recentemente a nuovo da Zeus, che aveva rimesso la gommapiuma giallastra nei nuovi rivestimenti di pelle nera e lucida' La nave stessa, con i suoi motori, era stata fatta revisionare dai tecnici di Zion, sotto l'abile supervisione dell'Operatore e del Capitano.
E questo perché i due sapevano che, oltre ad iniziare una nuova era per le reclute, ne sarebbe iniziata un'altra anche per la nave stessa!

<< Il foro che avete sull'atlante [ collo] verrà trapassato da quello spinotto, che vi connetterà dove l'operatore vi manderà con l'ausiolio di appositi programmi.. Per ora, vi invieremo in programmi che riproducono matrix, tanto che vengono considerati miniature di matrix. Vedete, sono solo luoghi, situazioni ricreati con la nostra tecnologia usando la 'base' elettronica di matrix. Capite da soli i vantaggi che noi ne possiamo avere' Farvi riadattare a matrix, usufruire delle vostre nuove potenzialità e fare delle vere e proprie prove di combattimento/azioni.>>

Si girò per guardare quello sventurato, alle prese col suo computer. Ininterrottamente lettere, simboli e numeri scendevano a pioggia in verticale nello schermo verde. Matrix era tutto questo, e in quel preciso istante era in mano ad un uomo'.

<< Per ora, l'unica cosa che dovete avere ben presente è che in The Matrix la vostra mente deve essere libera. Vedete, se non la tenete libera, la mente rientra a far parte del circolo vizioso di matrix. Potreste essere sopraffatti dalle sue vecchie regole, o semplicemente dai ricordi che vi costringono in qualche modo a frenare le vostre potenzialità, dal momento che siete stati scollegati.>>

A queste parole, Ermes, pur sempre girato ed impegnato, annuisce solennemente. Si gira e sorride, poi ritorna alle sue cose.
Dopo un attimo di silenzio, Zeus si gira e dice:

<< Vecchio caprone! Quanto ci vogliamo mettere' Già sono vecchio di mio' mi vuoi far morire in questa sala' >>

Ermes si gira, e alza il pollice destro. Fa vedere un dischetto con su scritto: 'Streets'.
Lo inserisce, e fa un occhiolino a Zeus.

<< Alla buon ora!
Allora, state per entrare per la prima volta in The Matrix dopo il vostro scollegamento. Quello che faremo ora è un semplicissimo test di adattamento. Subito dopo cominceremo a formare le vostre abilità, per dimostrarvi quanto sia semplice in realtà manipolare la struttura base di matrix. All'inizio ci concentreremo sulle abilità fisiche-mentali, poi il resto.
Vi prego di distendervi sul lettino'.>>

Al suo cenno, tutti i presenti, chi più scosso chi meno, si stende sul lettino, compreso Zeus. Il classico odore di pelle 'nuova' entrò nelle sue narici, proveniente dai rivestimenti. Da tempo non entrava in matrix. Fece un altro bel respiro e fece cenno a Ermes di farlo 'entrare'. Egli si avvicinò lentamente, poi, sorridendo, prese in mano lo spinotto ed alzò il medio e l'indice, portandoseli davanti agli occhi, per poi rizzarli e farli finire a pochi come da quelli del capitano. Nel fare questo, un sorrisetto beffardo illuminò il suo tetro volto, e Zeus non vide più niente.

Dentro il Programma

Era entrato nella solita stasi, che sarebbe durata per qualche millesimo di secondo. Ora, con l'allenamento, riusciva a sentire il suo cervello entrare in quel programma, in quei codici, in quella struttura elettronica. Riusciva a percepire la morte-stasi intorno a lui, e una presenza superiore sopra di lui. Dopo questi forti attimi, egli si ritrovò in mezzo ad una strada di una grande metropoli. E dopo pochissimi secondi, vide intorno a lui tutti i membri del suo equipaggio.
Si systemò il vestito, un lucido completo nero con un nero cappello da cow-bow, un cigarillo in bocca e occhiali ultra sottili rettangolari neri davanti agli occhi.

<< Questa è Matrix. La The Matrix che avete conosciuta voi. Giratevi intorno'.. ripercorrete con la mente gli attimi che avete quivi passato, e la riconoscerete. Non troppo. Tornate al presente. Ora sostituite a quell' idea l'idea che tutto ciò è falso. Sostituite questo concetto e fatelo passare allo stato di assoluta verità'>>

La gente continua a passare intorno a loro, snobbandoli, proseguendo diritti. Zeus vede l'equipaggio attento al suo compito.

*Bene. Ci stano mettendo anima e corole-playero'. L'importante è che questa fase dell'addestramento sia svolta bene. Potrebbe essere pericoloso per i loro cervelli non allenarsi in questo modo.*

<< ' E riuscirete a divenire l'anomalia del programma. E' fondamentale che in questo momento vi sentiate diversi'.. dalla gente che vi passa accanto. Mi raccomando. VOI SIETE DIVERSI!>>

Il capitano vede la stessa persona passare un'altra volta. Ermes aveva riavviato il programma. Evidentemente il tempo per l'esercizio era scaduto'.

<< Signori, vi sentite tutti apposto' >>

Vede diversi cenni affermativi, allora schiocca le dita e improvvisamente diversi uomini in giacca e cravatta, con occhiali da sole neri e strano aggeggio bianco all'orecchio, puntano una pistola alle tempie di ciascuno dei presenti. Altro schiocco.
Tutto immobile.

<< Questi sono gli agenti. Molti di voi li conoscono di fama, altri di persona.
Non lasciatevi impaurire dalle storie che circolano su di loro'.

Essi sono come voi, solo leggermente potenziati. La maggior parte delle volte, non si riesce a fronteggiare un agente per paura, o per incapacità. Io invece conosco qualche persona che riesce a tenerli a bada almeno per un po', e vi assicuro che è difficile.
Con questo discorso non voglio assolutamente dirvi che sono 'battibili', ma che si possono respingere in più modi. E non bisogna essere eletti per riuscirvi.

Un modo è con le mie predilette armi da fuoco'. Sono davvero utili contro di loro. Le pistole e mitragliatori non troppo, ma anche loro possono fare qualcosa, ma le armi da fuoco pesanti [ e chi ne richiederà la specializzazione troverà in me una valida guida] in certi frangenti sono utilissime. Spostatevi un secondo'>>

E, addossati al muro, tutte le reclute ammirarono Zeus che, flettendo il braccio all'indietro, tira fuori un lancia granate smontabile da dietro la schiena. Poi urla:

<< 1 ATTIVO>>

L'agente in quel momento si comincia a muovere, ma Zeus, prevedendo il movimento, spara un preciso colpo, che fa esplodere l'agente.

<< Eheheheheehhe'.. Ora guardate>>

Tira fuori dal soprabito un mitragliatore di media lunghezza, e urla:

<< 2 ATTIVO>>

L'agente comincia a muoversi, e Zeus comincia a sparare tutt'altro che a caso. La sua perfetta mira unita alla capacità di prevedere le mosse dell'agente [ esperienza] gli permette di allontanarlo sempre più, fino a farlo finire in mezzo alla strada, poi subito messo sotto da una macchina.

<< Il corole-playero a corole-playero è anche utile, ma ve ne parlerò un'altra volta' Il discorso è diverso.
ERMES, TORNIAMO>>

Sala dell'Operatore

Zeus viene avvolto da un filo mentale che lo trascina in alto, fino a fargli aprire gli occhi sul lettino. Prese un bel respiro, e si alzò. Dopo qualche secondo tutti gli altri erano in piedi, dopo la prima esperienza in matrix.

<< Grazie Ermes'. Dovremmo darti un aiutante-staccatore-di-spinotti'. >>

Gli sorride, poi sorride all'equipaggio e gli chiede:

<< Com'è andata ragazzi'>>

E rimane a guardarli, compiaciuto. Il loro comportamento era stato encomiabile, per essere la prima volta'.
*Una squadra che promette bene'.*

OOC:
allora, il sottoscritto starà via per 4 giorni circa, e sarà impossibilitato a connettersi. Ecco spiegato il post lungo: come avete già fatto, nel vostro seguente post dovete solo ripercorrere tutti i luoghi donde siete stati, descrivendo azioni e stati d'animo e pensieri.
Verrà un post lungo, e per un post lungo ci vuole tempo, così potete anche non sentire la mia assenza 😀
A presto!

Sala dell'operatore

Dentro Canon il nervosismo sale sempre più in alto. Per fortuna il capitano sembra intuirlo e decide che è ora.

*siamo pronti*

Il capitano parla.

*ma come non è ancora stato provato niente' Meglio così, avremo la piena certezza che questo gioiello funziona*

Zeus indica i lettini. Si nota chiaramente che sono appena stati rimessi, la pelle è nera e lucida e emana un forte odore caratteristico.

Zeus[/color:0f4c528eed]"]<< Il foro che avete sull'atlante verrà trapassato da quello spinotto, che vi connetterà dove l'operatore vi manderà con l'ausiolio di appositi programmi.. Per ora, vi invieremo in programmi che riproducono matrix, tanto che vengono considerati miniature di matrix. Vedete, sono solo luoghi, situazioni ricreati con la nostra tecnologia usando la 'base' elettronica di matrix. Capite da soli i vantaggi che noi ne possiamo avere' Farvi riadattare a matrix, usufruire delle vostre nuove potenzialità e fare delle vere e proprie prove di combattimento/azioni.>>

*Uno spinotto nel collo'! Ahi ahi questa non me l'aspettavo... pazienza lo dovrò sopportare...*

Cerca di evitare che le sue senzazioni trapelino. Aveva sempre temuto tutte le cose come siringhe, che entravano nel tuo corole-playero quando ne eri cosciente, le facevano semplicemente impressione.

*se penso che da piccola scappavo dalle analisi...*

Il capitano prosegue.

*Quindi non entreremo in Matrix. Non ci saranno pericoli. Un ottimo addestramento, farò del mio meglio!*

Ascolta attentamente le istruzioni che le vengono date dal capitano.
*tutto chiaro, ma dà l'idea che non sarà così facile...*
Finalmente Ermes si gira, mostrando un dischetto con su scritto "streets".
*ed ecco la nostra destinazione... le strade di matrix.... sarà strano ripercorrerle da consapevoli!*
Una strana impazienza la coglie all'improvviso. Una voglia matta di entrare.
*Calmati Canon, non è questo il modo di reagire. Cerca di stare attenta e non fare come i bambini per una volta....*
Si ricompone.

Il capitano parla ancora.

<<Quello che faremo ora è un semplicissimo test di adattamento. Subito dopo cominceremo a formare le vostre abilità, per dimostrarvi quanto sia semplice in realtà manipolare la struttura base di matrix. All'inizio ci concentreremo sulle abilità fisiche-mentali, poi il resto.
Vi prego di distendervi sul lettino'.>>

*adattamento eh' Bene, suppongo che ci serirà per abituarci a Matrix. La psicologia in effetti è importante, bisogna andare lentamente per non provocare shock. Ma che dico, è impossibile non provocare shock qui! Il punto casomai sta nel ridurli...*

Quando il capitano chide ci accomodarsi le viene una fitta al cuore. Si sente bloccata, e vede che anche gli altri non si muovono subito. Decide di dare l'esempio e cerca di togliersi la cruenta immagine di uno spinotto nel collo dalla testa, facendo un passo avanti, poi un altro, fino ad arrivare alla poltrona più vicina. Il forte odore della pelle appena cambiata sulle poltrone le penetra nelle narici. Nota che le tremano le mani.

*Concentrati Canon, lo spinotto non è niente...*

Quando anche gli altri si systemano sulle poltrone anon non può fare a meno di chiudere gli occhi. Sente Ermes muoversi dietro di lei, armeggiare con qualcosa... e poi eccolo, il tanto temuto spinotto. Lo sente dietro al collo, e non trattiene il riflesso. Si scosta, ma è troppo tardi. La testa è bloccata. Un secondo dopo non sente più niente.

Dentro il programma

Apre gli occhi, convinta di aver fatto una figuraccia, essendosi scostata, ma appena il suo cervello capta le immagini che gli occhi stanno trasmettendo resta senza parole. Il mondo era cambiato. Allora il mondo in cui aveva sempre vissuto non era falso, eccolo lì, davanti a lei. Si gira verso il capitano, ancora a bocca aperta. Lui ha cambiato vestiti. Allora si guarda. Porta sempre una canottiera, ma stavoltaa nera e lucida. I pantaloni alla pescatora pure sono neri, e le scarole-playere non sono un'eccezione. Non ha più i suoi occhialetti al collo. Si rigira verso il capitano, e scopre che sono arrivati anche tutti gli altri.

<< Questa è Matrix. La The Matrix che avete conosciuta voi. Giratevi intorno'.. ripercorrete con la mente gli attimi che avete quivi passato, e la riconoscerete. Non troppo. Tornate al presente. Ora sostituite a quell' idea l'idea che tutto ciò è falso. Sostituite questo concetto e fatelo passare allo stato di assoluta verità'>>

<come può essere falso....> sussurra.

Si guarda ancora intorno. La gente cammina, inconsapevole di tutto quello che lei sa. Non le pare possibile. POi si ricorda di tutto il tempo passato nelle chat, con Will, a chiedersi il mistero di tutto questo. Si ricorda la sofferenza, il dubbio, la crudeltà di quel posto, e subito le appare falso e meschino.
*Ci stavi cascando di nuovo Canon!*

Si guarda ancora intorno e di nuoovo tutto le appare così reale.

*No, non è vero niente! Stai attenta Canon, se non perdi l'attenzione, se non ti distrai presto ti ci abituerai.*
Si concentra attentamente.
*Sì, la verità è questa. Fidati di Zeus, lui è una persona saggia.*

Guarda il capitano. Lui dice che sono diversi, e in fondo Canon sa che questo è vero. Ora ragionare le appare più facile. Poi nota che le persone sono sempre le stesse. Ora è quasi convinta.
*Lo vedi Canon' Presto capirai e non ti lascierai più illudere!*

<<sì capitano, credo di stare abbastanza bene. Ho solo una gran confusione in testa, ma confido che passerà presto.>>
Sorride al suo capitano. Lui schiocca le dita, ed ecco spuntare dei tipi vestiti come se fossero appena usciti da un importante convegno. Avevano una strana cosa nell'orecchio. Prima che potesse constatare altro ii tizi puntano una pistola ad ognuno di loro, e Canon istintivamente si abbassa. Aveva sempre avuto dei buoni riflessi e una grande velocità, ma mai una paura simile. Quando guarda di nuovo in alto vede il tizio completamente immobile. Il capitano parla.
* e così sono gli agenti questi... cavolo a momenti schiattavo d'infarto...*
Non si è ancora ripresa del tutto che il capitano urla

<<ATTIVO>>

e un agente inizia a muoversi. Altro infarto mentre vede Zeus armeggiare con un pericolso lanciagranate, facendo esplodere l'agente. Segue un momento di ammirazione, seguito da un altro urlo di Zeus, che grida

<<2 ATTIVO>>

ed ecco sopraggiàngere un altro rischio infarto quando l''agente accanto a Canon riprende conoscenza. Zeus lo fa investire. Secondo momento di ammirazione, ma stavolta Canon si prepare ad un terzo urlo, che non arriva.

<< Il corole-playero a corole-playero è anche utile, ma ve ne parlerò un'altra volta' Il discorso è diverso.
ERMES, TORNIAMO>>

Canon viene strattonata verso l'alto da una forza invisibile, poi buio.

Sala dell'Operatore.

La sorole-playerresa è tale da lasciare Canon completamente senza parole per un mezzo minuto buono. Il capitano sta sorridendo.

<<Com'è andata ragazzi'>>

<<er...>>

Fa mente locale, ripercorre gli ultimi avvenimenti.

<<Piuttosto bene per essere la prima entrata. Traumatizzante, semza dubbio. Non riuscivo a credere che quello non fosse il mondo reale, ma spero che mi abituerò.>>

Gli restituisce il sorriso, e ascolta i commenti del resto dell'equipaggio.

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