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Mass Media Power - Manipulation archive

godfather.... ho riletto il tuo commento più volte ma non mi sento di essere d'accordo.
Insomma alla fine dici che non c'è da scandalizzarsi, è così che vanno le cose, qualunque altro al governo farebbe lo stesso, non dico che giàstifichi ma almenòcomprendì.
Ecco io invece non riesco ne a comprendere, ne giàstificare, ne a rassegnarmi perché, cristo, per quanti voti ti siano stati accordati non puoi fare palese scempio dei più fondati diritti, fare gioco forza dei numeri per le tue manovre di amichetti e festini vari.

Siamo arrivati al punto che gli USA ci trattano per quel poco che devono, ovunque ci ridicolizzano ma facciamo sfoggio dei muscoli per un dittatore cocainomane che ci ha promesso di sparare a chiunque lasci le sue coste verso le nostre. E se non basta lo facciamo parlare nelle Università, perché che diamine la libertà di parola è data a tutti...

poi succede che si va alle urne per le provinciali e in una cittadina travolta da inchieste su infiltrazioni camorristiche provate e controprovate e i buoni e corretti cittadini accordano ancora il 60% delle preferenze a quegli stessi personaggi della giànta che, non ci sono cristi, va sciolta dal consiglio dei ministri che però si dice occupato ancora (dopo mesi) a leggere gli atti della magistratura in merito

tra poco saranno passati 150 anni da quando ci facciamo chiamare paese Italia... ecco la nostra democrazia

rebel io condivido a pieno il tuo malessere su questo paese.
Ma disperarsi senza voler andare a scandagliare l'origine, il perchè, la causa, le conseguenze, e soprattutto l'idea che in politica queste cose "fanno parte del gioco", io lo trovo anche autolesionistico, xche cosi non ne esci piu, non capiremo mai come sconfiggerlo sto male se l'unica cosa che sappiamo fare è scandalizzarci e combattere il male dal di fuori, coi travaglio(che a me comunque piace), i beppe grillo e l'italia dei valori dei dipietro, senza volerlo analizzare.
ecco, io quello che vorrei sottolineare, è l'importanza di saper CONTESTUALIZZARE questa inequivocabile depressione della politica,economia e stampa italiana.
avere quindi la voglia di pensare al passato, e rendersi conto che queste cose, in alcuni momenti, sono sempre successe. Già questo di per se è ragion di sollievo, soprattutto xche ci si rende conto che prima o poi questo tumore, chiamato silvio berlusconi, ha da passare.
se pensi che dal fascismo ad oggi, non ci siano stati altri momenti cosi, secondo me ti sbagli.

oltretutto mi viene in mente una analogia, ammetto un pò curiosa.
mi viene in mente l'assemblea costituente in francia, che doveva BILANCIARE la monarchia a favore di un equilibrio politico(la rivoluzione francese infatti non aveva scopi di cambiamento cosi radicale e forcaiolo, ma obiettivi piu "moderati" di quelli poi raggiànti). Ma la situazione di ingiàstizia e rabbia, da un piccolo granello trasformò in macigno la frana del cambiamento nell'assemblea costituente, e crollò definitivamente la monarchia, ripromettendo un assoluto potere del popolo. Questo si maifestò col movimento Giacobino di Robespierre, forcaiolo all'estremo, in cui Robespierre stesso fini per essere decapitato. allora crollati i giacobini venne istutuito il governo del direttorio, ovvero un governo di notabili (imprenditori e gente esterna alla politica) che si voleva opporre all'opprimenza dei giacobini. Dal direttorio ne usci fuori un governo con chiari CONFLITTI DI INTERESSI (già sentita questa locuzione vero'), xche il notabile esterno alla politica, se ne entra a far parte, è chiaro che ha l'intento di farsi i comodi propri. Dopodichè da quel direttorio tutto trascese e ne uscì fuori l'età di Napoleone (che guarda caso è l'appellativo che gli si dà ultimamente a silvio). Un periodo di chiara monarchia e imperialismo.
e con questo l'Italia che centra'
1)ebbene, inizio annì90: enormi ingiàstizie sociali, corruzione che divampa (vedasi monarchia pre assemblea costituente)
2)scoppia tangentopoli per porre fine alle corruzioni democristiane, solo he tangentopoli trascende e diventa un vero e proprio periodo giacobino forcaiolo
3)a quel punto, trascesa tangentopoli alla robespierre, scoppia il direttorio di berlusconi, un notabile in evidente conflitto di interessi. comincia il suo idillio, perde (x finta) ualche elezione ma tanto l'opposizione non sta in piedi finchè, dopo 15 anni, stravince le elezioni in maniera cosi netta da potersi autoproclamare imperatore.

Con quest'analogia voglio dire che secondo me certe cose fanno parte dei cicli storici, e l'ultima cosa che farò è scandalizzarmi, sarebbe un insulto alla mia intelligenza.

Spiegatemi un pò meglio questi ultimi 4 post do dove provengono

Spiegatemi un pò meglio questi ultimi 4 post do dove provengono

in che senso' :mrgreen:

a 13 mesi dall'apertura del topic siamo arrivati al massimo livello di manipolazione TV.
Ormai si è talmente fatto scempio dell'informazione da non dover nemmeno più alterare, siamo al livello successivo, semplicemente si fa finta di niente e si tirano su servizi su come mangiare le patate preconfenzionate al supermarket.

A cosa si riferisce'
Quale cataclismatico evento si è verificato'

Concordo con Rebel. E tanto per chiarire il mio punto di vista riporto un piccolo articolo di Massimo De Manzoni.
Occhio ragazzi a non guardare le cose solamente da un lato... 😉

I fatti. Prima delle ultime elezioni amministrative il centrodestra governava in 9 Province, oggi in 34; il centrosinistra governava in 50 Province, oggi in 28. Ben 23 Province sono passate di mano (tre erano nuove e sono andate due al Pdl-Lega e una a Pd-Idove): 15 al primo turno, otto ai ballottaggi. E tutte in un'unica direzione: da sinistra a destra. La stessa cosa è avvenuta nei Comuni capoluogo: ben nove (di cui tre nel ballottaggio) sono stati conquistati da Pdl e Lega, mentre la sinistra non è riuscita a strapparne agli avversari nessuno. Meglio ripetere: neppure una amministrazione verde-azzurra è diventata rossa.

Benissimo. Ecco una piccola rassegna stampa dei titoli dei giornali di ieri: «Milano al Pdl, il Pd vince al centrosud», «Il Cavaliere in frenata» (la Repubblica), «Il Pdl avanza ma il Pd resiste» (La Stampa), «Ballottaggi: il Pd rimonta» (Il Messaggero) «C'è un'altra Italia», «Cambia il vento», «Pd in rimonta, dalle urne un segnale per Berlusconi» (l'Unità, che piazza anche un occhiello irresistibile: «Dalle urne esce quasi un pareggio», che al confronto il «Quasi gol» di Nicolò Carosio impallidisce). E ancora: «Papi salvo per un pelo» (Il Riformista), «Il Pdl conquista Milano, sindaci al Pd» (Il Mattino), «Si riparte da qui: Penati combatte, gli altri stravincono, l'onda di destra rifluisce» (Europa), «Sballottato» (il manifesto sulla grande foto di Berlusconi), «Congiàrano anche le urne: Berlusconi perde provinciali e comunali» (L'altro). Con effetti anche comici. Il Secolo XIX, quotidiano ligure, titola «Tiene il Pd» malgrado nella regione di sua competenza ci sia stato un solo risultato: il passaggio della Provincia di Savona dal centrosinistra al centrodestra. E Italia Oggi piazza uno straordinario: «Ballottaggio ok per Franceschini & co. che perdono 21 Province».

Come no: perdere 21 Province (ma in realtà sono 23) è ok, anzi è magnifico. Mentre vincerne 24 è una sconfitta. Dove può accadere tutto questo' Ma solo nell'Italia del 2009, dove infuria un regime, la stampa è oppressa e non può dire la verità. Difatti: spara minchiate.
Le prime, robuste avvisaglie si erano avute con le europee: siccome alla vigilia Berlusconi si era lasciato andare a previsioni troppo ottimistiche, la buona prova del Pdl e quella eccellente della Lega erano state liquidate come una mezza sconfitta, mentre la batosta incassata dal Pd era diventata un sostanziale successo. Come se, prima di incontrare l'Italia, i brasiliani avessero pronosticato un 5-0 e il giorno dopo gli azzurri fossero stati celebrati come trionfatori per aver perso «solo» 3-0. Allora noi del Giornale parlammo di «voto percepito». Ma in 15 giorni la situazione è precipitata e siamo arrivati al «voto surreale», totalmente sganciato dai risultati dello spoglio. A prescindere, come direbbe Totò.

Il via alla corsa al ridicolo lo ha dato Dario Franceschini, l'uomo incomprensibilmente chiamato a guidare il principale partito d'opposizione, l'altra sera quando si sono delineati i risultati: «È cominciato il declino della destra», ha esultato. Poi ha bofonchiato ancora qualcosa, ma nessuno ci ha capito nulla. Del resto, è davvero difficile spiegare che una disfatta è un grande successo e viceversa: impresa paragonabile a quella di un principe dei retroscenisti che spieghi in tv come agli spettatori di un tg si debbano dare solo notizie certe, e mai e poi mai indiscrezioni. Bisogna essere bravi con le parole e il ferrarese («Fareste educare i vostri figli da un uomo così'») non è proprio nel suo brodo. A dare man forte a superDario sono arrivati un po' di «compagni», ma anche loro si sono intortati con la sintassi. Non era cosa: meglio passare la palla ai professionisti. E i colleghi, anche quelli «moderati», come avete visto non si sono fatti pregare.

Superba è stata l'Unità. Non si è ben capito perché la ragazza effigiata in copertina fosse in lacrime, visto che doveva illustrare un grande successo: ma senz'altro è colpa nostra che non abbiamo colto il messaggio. Comunque, tutto il resto era a regola d'arte. Il fondo della direttora, dopo l'incipit veltroniano (non abbiamo proprio vinto ma anche sì), sosteneva senza tentennamenti come Berlusconi fosse stato «sconfitto rispetto alle sue stesse previsioni» e minimizzava come si conviene i successi del centrodestra a Venezia («per poche migliaia di voti») e a Milano («una manciata di schede»). Poi, per non saper né leggere né scrivere (absit iniuria verbis), all'interno il risultato della Laguna era confinato in una «breve» (Provincia espugnata dopo 15 anni, una bazzecola), così come lo storico flop di Prato: che volete che sia la terza città del centro Italia, da 63 anni ininterrottamente in mano alla sinistra, che passa al «nemico»' Molto meglio brindare allo scampato pericolo a Firenze, dove fino all'anno scorso sarebbe stato inconcepibile anche solo pensare di finire al ballottaggio. O a Bologna, andata allo spareggio malgrado l'harachiri del centrodestra (due candidati forti come Cazzola e Guazzaloca uno contro l'altro) e tenuta anche grazie alla campagna gossipara e suicida dello stesso Cazzola nel secondo turno. Compagni, abbiamo vinto a Bologna e Firenze: sono soddisfazioni.
E la Repubblica, il vero partito d'opposizione' Bravissima, anche lei. Ha fatto proprio come l'Unità, precisa precisa, ma ci ha aggiànto il commento del vicedirettore Massimo Giannini, per l'occasione, duole dirlo, più efficace di Concita De Gregorio. Sissignori. Giannini non solo gliele ha cantate chiare («L'onda alta e lunga del berlusconismo si infrange sugli scogli di Casoria e sulle spiagge di Bari», il poetico esordio), non solo ci ha spiegato che quello di Bari non era un ballottaggio amministrativo ma un referendum sul premier, non solo ci ha descritto «l'insuccesso, l'appannamento, la crisi del Cavaliere». No, ha fatto di più. Ha cavato dal cilindro un «sostanziale pareggio» (che, ammetterete, suona meglio del «quasi pareggio» di Concita) e per giàstificarlo ha assegnato d'ufficio la Provincia di Belluno al centrosinistra. Falso, naturalmente: a Belluno hanno vinto Pdl e Lega. Ma non vorrete mica stare qui a spaccare il capello in quattro. Quel che conta è la sostanza, cioè che Berlusconi e il berlusconismo sono al tramonto.

Una verità rivelata. A prescindere. Quattro anni fa Penati conquistò la Provincia di Milano e Bersani commentò: «È l'inizio della fine del berlusconismo». Oggi Penati ha perso la Provincia di Milano e l'altro galletto del pollaio Pd, Franceschini, ribadisce: «Comincia il declino del berlusconismo». E se i conti non vi tornano, è solo colpa vostra che non capite nulla di politica. Dovreste leggere la Repubblica: lo scrive da quindici anni che Berlusconi è finito. Prima o poi ci prenderà. Matematico.

a 13 mesi dall'apertura del topic siamo arrivati al massimo livello di manipolazione TV.
Ormai si è talmente fatto scempio dell'informazione da non dover nemmeno più alterare, siamo al livello successivo, semplicemente si fa finta di niente e si tirano su servizi su come mangiare le patate preconfenzionate al supermarket.

A cosa si riferisce'
Quale cataclismatico evento si è verificato'

prova a guardare 5 dei 6 tg che passano sulla TV italiana e te ne rendi conto.
Tant'è che per la vergogna di quanto fatto il direttore RAI ha richiamato pubblicamente il direttore del TG1 dopo che quest'ultimo aveva pure provato a spiegare il perché delle sue scelte durante il TG della sera.

Per Hard1, ho letto quell'articolo e l'ho trovato strapieno di scemenze belle confezionate e prelibate per quelli che si informano ancora col Giornale. Basterebbe leggere almeno uno di quei giornali citati nell'articolo per vedere quanto le parole di uno come De Manzoni abbiano riscontro nella realtà della carta stampata italiana.

ma del resto il buon De Manzoni è uno che con queste operazioni ci campa da ottobre scorso, quando è passato al giornale del premier, quello stesso giornale che il giorno della sentenza a Mills cambio nel giro di 30 minuti ben 4 volte il suo titolo in prima pagina...passando dal riportare la notizia la traslarla per non offendere il suo azionista di maggioranza.

... Il Giornale andrebbe letto tutto le mattine, ma come inserto ad almeno 3 dei giornali di cui straparla per buona parte delle sue pagine.
se però lo si ha come lettura esclusiva certo che sembrerà che gli altri vivano sulla luna

a dimostrazione di quanto detto ecco che esempio di giornalismo da la testata sulla quale scrive il 'giornalistà de manzoni....

ORE 12.25 ----> http://2.bp.blogspot.com/_7f9v4b99iFo/ShKeY2ZiSdI/AAAAAAAAAyk/AFAs8wuMoyk/s1600-h/rotolo1.png

6 minuti più tardi ORE 12.31 http://1.bp.blogspot.com/_7f9v4b99iFo/ShKehdjzCTI/AAAAAAAAAys/DTWZfJsI4yw/s1600-h/rotolo2.png

35 minuti più tardi ORE 13.06 http://1.bp.blogspot.com/_7f9v4b99iFo/ShKeoqmCn5I/AAAAAAAAAy0/XgMZR2hw8hk/s1600-h/rotolo3.png

18 minuti più tardi ORE 13 24 http://2.bp.blogspot.com/_7f9v4b99iFo/ShKeuZzEl2I/AAAAAAAAAy8/NChHM-L92hE/s1600-h/rotolo4.jpg

Ahh capisco il cancro che nessuno vuole curare, quello per cui chi non gli è contro allora viene delegittimato, quello per cui chi non segue la linea editoriale di Repubblica non fa informazione.

Ora ho capito, non si cura il male che fa comodo a tutti. ghghghg

Permettetemi di dissentire ma nn sono d'accordo, naturalmente è solo una mia opinione e va presa per quella che è e che contapraticamente niente, ma è comunque una opinione.

Ahh capisco il cancro che nessuno vuole curare, quello per cui chi non gli è contro allora viene delegittimato, quello per cui chi non segue la linea editoriale di Repubblica non fa informazione.

Ora ho capito, non si cura il male che fa comodo a tutti. ghghghg

Permettetemi di dissentire ma nn sono d'accordo, naturalmente è solo una mia opinione e va presa per quella che è e che contapraticamente niente, ma è comunque una opinione.

adam, ma io non dico mica che repubblica sia il giornale perfetto. mi è capitato di trovare anche lì note stonate, però niente a che vedere con roba come quella che pubblica il giornale, e quello che ho postato qui sopra è chiaramente palese, oltre ogni dubbio.

A me piuttosto sembra che qualsiasi voce che non abbia toni di elogio venga randomicamente delegittimata da chi è coinvolto: vedi tutti i giornali esteri che vengono accusati d'essere strumenti di Murdoch.

ps: per hard1, non voglio fare il difensore di repubblica, però basta fare una ricerca nell'archivio per leggere quello che , realmente, è stato scritto http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/06/23/il-cavaliere-in-frenata.html

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