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Foro

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Nel vivo della battaglia (Foro) ' orario indefinito
Zion
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Le parole di Zeus inaspettatamente lasciano il segno su alcune delle menti ottenebrate dei facinorosi e una quindicina di persone inizia a sottrarsi lentamente alla battaglia, assottigliando i ranghi degli assalitori dei due equipaggi, asserragliati intorno alla sagoma enorme di Zeus, come naufraghi appesi fiduciosi ad una zattera improvvisata.

Zeus guarda il campo di battaglia, nonostante le defezioni nei ranghi la folla di esagitati è ancora nuMerovingiana, specialmente dal lato opposto del Foro, dove le falangi grigie dei Difensori della sicurezza di Zion sono sommerse da un mare di arti mulinanti.

*E' il momento di fare volgere la situazione a nostro vantaggio, il fronte degli assalitori sembra mostrare qualche crepa*

Mentre prepara la sua strategia di attacco, Zeus sente un fischio e voltatosi dalla sua posizione sopraelevata sulla roccia vede Mathias rivolgersi a lui e lo guarda interrogativamente. Mathias gli indica velocemente la posizione di tre rivoltosi, minacciosamente schierati intorno ad Isabel, un ragazzo giovane e male in arnese, un sudaticcio uomo di mezza età armato con un randello ed una ragazza giovanissima, atletica e ferina. Zeus oltre le teste dei tre vede un varco nella calca, un corridoio dove potersi incuneare e sfondare le loro file, in modo da riuscire a raggiàngere la schiera di Difensori, ed unirsi al loro numero, ed intuisce al volo l'idea di Mathias, facendola subito sua, e gli annuisce di rimando silenziosamente......

Mathias si muove in quel momento verso i tre facinorosi, colpendo con un calcio violento ed improvviso la rotula del ginocchio della ragazza atletica, stordendola poi con con un side chick alla nuca........

Anche Icsfile non ha perso un fotogramma di quella scena frenetica e concitata, e si rivolge al Capitano per richiamare la sua attenzione sulla lotta, ignaro che Zeus aveva già condiviso silenziosamente con Mathias la strategia:

<<Capitano, capitano! Mathias non può farcela da solo.....>>

Zeus veloce come un cobra che si avventa su un topo di campagna, grasso e succulento, si scaglia con insospettabile e quasi sovrumana agilità sull'uomo sudato vicino ad Isabel, bloccandogli con le mani enormi in una morsa d'acciaio il randello minaccioso e colpendogli il ventre grasso e flaccido con un calcio all'altezza del fegato; mentre l'uomo si accascia sulle ginocchia, boccheggiando Zeus lo finisce con una ginocchiata violenta al viso, il sangue sprizza dalla bocca e dal naso dell'uomo, mentre questo cade a terra con uno schianto sinistro.........

*Meno due, ora cerchiamo di guidare il gruppo verso la zona calda intorno ai Difensori, i ragazzi laggiù hanno bisogno di una mano, per quanto è vera Zion!*

Zeus si volta lentamente e con un cenno chiama a raccolta i due equipaggi.....

Ora scorge la mossa sia di Mathias che di Ics che sono venuti a soccorerla, sorride ad entrambi vedendo l'esito.
Rimasta con l'unico uomo magrolino, si fa seria e concentrata, compie una sorta di giravolta, sfruttando la forza del giro, alzando la gamba e cercando di colpire col tallone, la mandibola dell'Uomo.

Vicino a Zeus

Hagakure vede che il Capitano Zeus chiama a raccolta i suoi e decide di approfittare di questo momento per presentarsi e far capire anche a lui le sue intenzioni.
<<Capitano Zeus, lei non mi conosce ma io la conosco benissimo, vengo spesso alla darsena a vedere le navi>>
<<Non abbiamo tempo per le presentazioni ma volevo farle sapere che sono con lei e col suo equipaggio al 100%, sto cercando in tutti i modi di aiutarvi a superare il foro e a calmare questa folla inferocita, si fidi di me sono disposto a morire per salvare il futuro di Zion>>
Mentre dice queste frasi velocemente e urlando per superare il rumore della folla, riesce a fatica a trattanere le lacrime, i suoi occhi sono rossi infervorati dal turbinio di emozioni interne e vorrebbe avere più tempo per poter dar forza alle sue parole e per convincere il Capitano delle sue buone intenzioni.
*non posso andare avanti così.....voglio diventare un vero soldato voglio salire su un Hovercraft, ti prego capitano credimi dammi la tua fiducia e non te ne pentirai*
Intanto gli scontri dall'altra parte del Foro si intensificavano e il rumore della battaglia inizia a diventare assordante.
Anche la situazione intorno ai 2 equipaggi è ancora molto tesa e difficile, presto ci saranno altri scontri e Haga vuole essere sicuro di trovarsi dalla parte giàsta potendo contare sull'aiuto di Zeus e i suoi ma anche degli altri zionisti schierati in difesa della sicurezza.

Foro - Orario Indeterminato

Leos raggiànge Zeus muovendosi affannosamente tra la gente. Si fa strada a spintoni ma Zeus si allontanta, allora Leos picchia sempre più forte tentando di avvicinarsi sempre di più al suo capitano. Tale convizione e forza di volontà lo aiutano nell'impresa tanto che, nel giro di dieci minui, è nuovamente accanto al suo capitano.

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Sala comando Difensori ' orario indefinito
Zion
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Il difensore Mark, numero di matricola 2345, fissa con crescente senso di panico e sgomento le scene che si susseguono senza posa sullo schermo grande, che troneggia come un totem minacccioso al centro della sala comando. L'anarchia sembra avere stretto nelle sue spire maligne l'intera area del Foro di Zion, il flusso nefasto della violenza si accanisce spietato sulle schiere sei suoi colleghi, la marea montante sembra travolgere da un momento all'altro le file grigie della falange dei Difensori, le immagini ricevute dalla sonda sono di una allucinante e sanguinosa crudezza.

In quel momento di apre di scatto nuovamente la porta blindata della sala, esattamente dietro la sua postazione, Mark si volta meccanicamente, i sensi ancora protesi nella rissa che insanguina lo spiazzo inquadrato nello schermo di controllo, giàsto in tempo per vedere entrare con passo veloce e greve il Consigliere Corum, per una volta con l'aria spocchiosa nascosta dietro la maschera di evidente preoccupazione, accompagnato dalla inseparabile Ellen De la Frey, i capelli biondi raccolti dietro la testa, bella ed aggraziata come sempre, gli occhi di tutti i presenti maschili nella sala corrono magnetizzati alla sua eterea figura, mentre accompagna il Consigliere nel cuore della sala comando.

Il superiore di Mark, il Difensore Harold, gli va lesto incontro, accogliendo gli ospiti con susseguo e riverenza, timoroso di una rabbiosa reazione da parte di Corum, noto per il suo carattere iroso, oltre che per il suo insaziabile talento per le donne, di cui Ellen era solo l'ultimo e più clamoroso esempio:

<<Consigliere Corum, Capitano De la Frey, sono lieto che siate giànti subito, la situazione è critica e occorrono decisioni che solo il Consiglio con la sua autorità può prendere in tempi rapidi!>>

La voce di Corum taglia l'aria come una lama glaciale, uno stiletto di curaro:

<<Per favore Tenente Harold, mi risparmi le facezie, se la sommossa nel foro non viene sedata velocemente a breve non esisterà neppure più l'autorità del Consiglio!>>

Mark osserva, suo malgrado intimamente divertito, lo strano trio che si era composto per gestire quella gravissima crisi, e non potevano essere personaggi più diversi a comporre quella caleidoscopica miscela di personalità. Il giovane Consigliere, il genio tecnico ed il talento racchiusi dentro un giovane ed avvenente corole-playero. La bellissima Ellen De la Frey, comandante della nave Anubis, un animo di tigre dentro un corole-playero da fata delle fiabe, uno dei più fieri combattenti della flotta, istruttrice di arti marziali dei Difensori. Il bolso e pelato Tenente Harold, un flaccido burocrate che mai si sarebbe arruolato nei Difensori se avesse saluto che si sarebbe trovato di fronte ad una crisi di tale portata e gravità. Come era nelle attese Corum prende immediatamente in mano la situazione:

<<Tenente, prepari immediatamente un secondo contingente in assetto di guerra, i nostri ragazzi nel Foro sono quasi soverchiati dalla quella plebaglia, dobbiamo sedare subito la situazione, con tutte le truppe ausiliare che possiamo schierare sul campo. Nel merito, mandi subito una richiesta a Controllo, tutti i membri degli equipaggi degli hovercraft in rada non necessari per la difesa delle navi si rechino al più presto al Foro, di supporto alla nostra manovra di accerchiamento!>>

Mark per la prima volta dalle riprese catturate dalla sonda inizia a riprendere fiato, la sicurezza di Corum è contagiosa e rilassante:

*Finalmente un politico con le palle!*

Il Difensore riporta la sua attenzione sullo schermo centrale, mentre Harold chiama celere a rapporto tutte le truppe ausiliarie in serivizio attivo quel giorno, e come per magia anche le immagini sul display sembrano dare segnali di un allentamento della morsa dei rivoltosi sulla quiete di Zion; la sagoma inconfondibile del Comandante Zeus si erge sulla folla dall'alto di uno spuntone, e la sua voce arringa i dimostranti, riuscendo a convincerne una parte a deporre le armi e convergere verso le uscite del Foro, allontanandosi dalla mischia, per un istante quasi dando l'impressione di correre in aiuto degli assediati, ma poi più miseramente uscendo di scena dileguandosi verso i nuclei abitativi. Quella piccola diaspora riduce i ranghi dei rivoltosi nella zona di foro presidiato da Zeus, intorno a lui si forma quasi una piccola oasi di relativa sicurezza, mentre alcuni uomini del suo equipaggio iniziano a reagire, ricacciando con energia i disperati indietro.

Ellen si porta silenziosamente alle spalle del Difensore che occupa la poltrona centrale della sala controllo, lasciando per un istante Corum alla sua attività più congeniale, guidare le truppe e prendere in mano la situazione senza esitazione. Ellen guarda con curiosità le scene concitate sullo schermo, e la sua attenzione è subito colpita da una figura a lei ben nota; Mathias con un side chick manda a terra stordita una delle rivoltose, accorrendo in aiuto ad una ragazza, probabilmente una cadetta della marina di Zion. Gli occhi azzurro cielo si illuminino per un momento, divertiti vedendo il suo allievo agilmente aiutare la cadetta a mandare per aria l'ultimo ceffo di un terzetto minaccioso che la circondava:

*Bravo hai imparato bene*

Il suo sguardo scivola lievemente sul corole-playero muscolo di Mathias. Poi Ellen si volta di nuovo verso Corum, sentendosi quasi in colpa verso di lui.

<<De la Frey vuoi guidare tu il contingente ausiliario'>>

Corum in pubblico è sempre molto formale, anche se tutti in quella sala probabilmente sanno della loro relazione.

<<Consigliere, è un onore ed un dovere! Per Zion!!>>

Ed Ellen esce di corsa dalla sala, diretta al cortile della caserma, pronta a quell'incarico pericoloso e sgradevole.

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Nel vivo della battaglia (Foro) ' orario indefinito
Zion
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Isabel sorride a Mathias e Zeus, lieta del loro aiuto tempestivo, ed immediatamente, ripresa un'aria concentrata e seria, si volta verso l'ultimo avversario, l'uomo magrolino, smunto e spaventato a dispetto della furia omicida, scosso dalla perdita dei suoi due alleati, il branco sta iniziando a cedere terreno ed a perdere animo. Isabel con l'agilità di un felino e la grazia di una ballerina compie una giravolta alzando la gamba, ed il turn chick colpisce in pieno la mandibola del ragazzo, con tutta la forza della rotazione del colpo. Il ragazzo stordito boccheggia, ed in quel momento Mathias si avventa velocissimo su di lui e con un jam al viso lo manda definitivamente al tappeto. Mathias sorride ad isabel:

<<Milady, come si dice meglio tardi che mai, spero che nell'attesa non ti sia annoiata troppo!>>

Nel mentre, nell'occhio del ciclone, Zeus è stato raggiànto dal ragazzo dallo sguardo duro e dai lineamenti asiatici, ed i due stanno discutendo animantamente:

<<Capitano Zeus, Non abbiamo tempo per le presentazioni ma volevo farle sapere che sono con lei e col suo equipaggio al 100%, si fidi di me, sono disposto a morire per salvare il futuro di Zion!>>

Zeus fissa con curiosità ed intensità il ragazzo, guardandolo dritto negli occhi, e percependone in modo nitido la commozione, intravedendo stille di lacrime strizzate da quelle palpebre serrate a contenere l'emozione.

<<Ragazzo benvenuto tra noi, se di una cosa vado fiero è la mia capacità di valutare le persone e so che tu non mi deluderai! Ma ora diamoci da fare, a dopo le parole!>>

In quel mentre anche Leos raggiànge Zeus, muovendosi affannosamente tra la gente, a spintoni, portandosi fiero a fianco del suo capitano.

Zeus si guarda velocemente intorno, cercando di farsi in un istante il quadro preciso della situazione, preparando in un lampo la strategia, sorridendo ora che Isabel e Mathias avevano spalancato un momentaneo corridoio nelle file nemiche, ancora serrate e gremite, ma meno fitte in quella direttrice di avvicinamento alla posizione dove i Difensori si erano asserragliati. Gli scontri dall'altra parte del Foro erano infatti ancora intensi ed il rumore della battaglia assordante come un rombo di tuono estivo. Zeus di nuovo alza la voce per farsi sentire dai due equipaggi nel frastuono della mischia:

<<Signori a me, raggiàngiamo i Difensori presto, cerchiamo di liberare il Foro da questa marmaglia!>>

Zeus inizia a muoversi verso le giàbbe grigie, soppesando con attenzione i nemici che gli ingombrano la strada, valutandone l'entità, pronto a spazzarli via senza pietà od esitazione, certo di essere seguito dal suo possente manipolo di guerrieri.

Konte è rimasto isolato dai compagni che si erano diretti verso il capitano Zeus e in soccorso di Isabel!
Un gruppo di facinorosi si è fatto sempre più minaccioso costringendolo ad indietreggiare leggermente mentre gli sguardi feroci dei contendenti si incrociano con ferina volontà di sfida.
In quegli attimi il cui la paura si fonde con la furia, il pensiero dell'uomo ritorna alla sua vita precedente...alla vita fittizia che fino a poco prima aveva vissuto e che non poteva essere più diversa e lontana in un momento come quello!
L'immagine di Linda, del suo caldo sorriso la cui sola vista giàstificava la vita, torna dai meandri della sua memoria come un angelo che conforta e aiuta.
Un energico calore gli sorge dal petto e sgorga in un urlo rabbioso che si abbatte sui volti dei suoi nemici che per un secondo rimangono interdetti dall'esplosione di rabbia dell'uomo.
In quell'attimo Konte alza la sua arma e colpisce in pieno petto l'uomo più vicino che con un grido soffocato si accascia al suolo. Immediatamente la recluta della Belenos fa scattare nuovamente l'improvvisata mazza che si abbatte pesantemente sulla spalla di un altro uomo che cade anch'esso riverso al suolo.
Grazie a questa mossa fulminea, si apre un varco tra i nemici e Konte subito vi si infila scattando di lato per superare l'accerchiamento. Appena fuori, si gira su se stesso colpendo nuovamente con la sua arma un giovane che gli era andato dietro cercando di bloccarlo. Poi inizia a far roteare la mazza sopra la testa sfidando in tal modo gli altri ad avanzare. Con la coda dell'occhio però intravede la figura di Zeus e capisce che la cosa più saggia è ricongiàngersi con gli altri quindi usa l'arma come una fionda scaraventando le pietre all'interno della giàbba verso i nemici che colpiti e disorientati, indietreggiano scomposti.
In quel momento Konte ne approfitta per allontanarsi correndo in direzione di Zeus!

Foro

Selene approfitta della distrazione della gente, causato dalle parole di Zeus. Riesce velocemente a raggiàngere il capitano, senza farsi notare.

Foro

<<Ragazzo benvenuto tra noi, se di una cosa vado fiero è la mia capacità di valutare le persone e so che tu non mi deluderai! Ma ora diamoci da fare, a dopo le parole!>>.
Haga non può credere alle sue orecchie
*Zeus.... proprio lui il mitico Capitano mi rivolge la parola e ha persino parole di elogio per me*
Non sta più nella pelle e parte come un treno al fianco di Zeus, appoggia il suo braccio sinistro alla spalla destra del Capitano e si muove parzialmente coperto dalla sua sagoma agitando l'altro braccio per farsi largo verso le giàbbe grigie. Come Zeus anche lui valuta con attenzione i possibili nemici che gli si parano davanti e che gli bloccano la strada, intanto nota che alle sue spalle che iniziano a riunirsi tutti e 2 gli equipaggi e si sente fiero di far parte di questo manipolo di guerrieri.

Nocturna e Biafra raggiàngono con fatica Zeus. Sono armati entrambi di una spranga di ferro raccolta a terra.
Un lampo di rabbia corre nell'iride della ragazza giapponese.
*Dobbiamo trovare assolutamente il Monaco e fargliela pagare per questa strage...*
Colta da un forte attacco d'ira raccoglie un pezzo di vetro e lo scaglia violentemente in pieno viso a un invasato dietro di lei.
In quel momento però si blocca. Nella sua mente riaffiorano le parole del nonno:" Non farti confondere dai sentimenti di vendetta, essi ti porteranno ad una fine sicura. Cerca invece di mantenere la lucidità e la pace all'interno del tuo animo. Sii come un albero mosso dal vento, asseconda la situazione reagendo nel modo giàsto e mantenendo la stabilità dovuta".
*Grazie nonno...*

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