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The Happening - E venne il giorno

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Io personalmente lo ho trovato alla pari di Unbreakable, ma superiore nelle musiche, e nelle caratterizzazioni umane, e per quel che riguarda i dialoghi, non sono forse il segno di una civiltà che raggiàngendo il suo apice di conoscenza, poi in fondo a livello individuale perde la sua qualità in favore di una banalizzazione di contenuto'

P.s. non sono certo ma forse il francese della bicicletta... poteva essere lui...

Cercasi Shyamalan disperatamente...

INIZIO SPOILER
Non mi dire che il francese della bicicletta... io non ci ho fatto caso, chissà...: comunque sarebbe una presenzàextra timè, a film significativamente ormai finito, come dire: 'adesso che ho narrato tutto dal di fuori, mi reinserisco dentro il film, stavolta parte in causa del discorso morale che con quest'ultima scena ricomincia daccapo...'
FINE SPOILER

Però 'sto Shyamalan francese... sarebbe da ricontrollare: magari chi ancora non ha visto il film ce lo potrà dire dopo averlo visto facendo attenzione specie a quella scena del film.

No, non era lui per niente.
Sinceramente mi aspettavo di più da Shymalan. Gli ultimi due film li ho trovati nettamente inferiori rispetto agli esordi.
Certo, molta tensione però...

SPOILER:

Ho trovato molto inutile la figura della vecchia pazza. Non ha portato a nulla, anche se fosse stata lucida non sarebbe cambiato niente

Ho letto adesso in un'intervista che il suo cameo lo ha fatto solo con la voce: era Joey al telefono :'

Grazie della segnalazione Milk!

INIZIO SPOILER
Il personaggio della vecchia pazza anche a me ha lasciato un pò perole-playerlesso, però resta fondamentale onde evidenziare la pazzia del'isolamento relazionale, che è un pò l'ultima pseudosoluzione morale presentataci dall'autore onde completare il quadro: la casa può essere anche accogliente - parva sed apta mihi... anziché artificiale come la grandècasa modellò - ma se chi la abita poi non ha il 'pollice verdè, se insomma non c'è amore... anche làdonna di fedè deve morire...
Direi anche, in riferimento a Lady in the water, che forse per Shyamalan quella vecchia è la veràstrega cattivà della situazione, quella di cui M. Wahlberg parla all'inizio del film ai suoi studenti...
FINE SPOILER

SPOILER
Sai però, dalla vecchia ti aspetti qualcosa "ora fa fuori qualcuno...ora farà questo..." e poi non lo fa. Te lo aspetti dal primo momento. E, sinceramente, la loro indifferenza alle condizioni di quella donna l'ho trovata innaturale (a parte la moglie, che con faccia inespressiva, dice di avere paura di lei)... cavolo, sei in una situazione di merda, con nervi a fior di pelle, questa dà una sberla tremenda alla bimba e non reagisci' 😯 quella viene in camera a dirti che la vuoi ammazzare e rispondi solo "No, no!" '''!!! Insomma del tutto inutile rappresentarla pazza. Sarebbe stato più fico, a questo punto, se la pazzia l'avesse resa immune alla tossina, e invece neanche quello.
FINE

Io credo che centri qualcosa l'emozione e l'energia sprigionata dal corole-playero umano

'Pazzi, siamo tutti pazzì (Ciao Darwin)

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CONTIENE SPOILER

Rappresentarla pazza, milk, non direi che è inutile... è il consequenzialèultimo passò: si inizia nella grande e superaffollata metropoli chèaccerchià il Central park, poi si finisce in campagna e si inizia a progettare quale possibile soluzione l'isolamento (tipo The village), dopo di che si continuàragionevolmentè in quella direzione riducendo ancor più i gruppi fino a formazioni di poche persone, che camminano pure distanziate... e alla fine si arriva - passando per le fucilate dellàcasa degli orrorì - alla casettàda favolà... in cui da tempo immemore abita una sola persona in completo isolamento che ci accoglie per farci scoprire, portata agli estremi... che quella soluzione è tutta un equilibrio sopra la follia (Vasco docet)!!! La pazzia della vecchia dunque come estrema - simbolica (ma neanche tanto..). quanto rivelatoria ('apocalitticà!) - conseguenza dell'isolamento di una NATURA, quella umana, che è di per sé RELAZIONALE, fatta per comunicare (come, spiega il film, comunicano anche le stesse piante fra loro..)..

La reazione alla sberla, vedendo il film, è stata una mezza risata... non so se fosse questo l'intento (surrealista) di Shyamalan... ma non penso: fatto sta che per tutto il film, lì come fin dall'inizio, vi sono dialoghi e situazioni un pò 'schizotipicì (il che in un certo senso è paradossale, per un autore che elogia la relazionalità... o forse, a pensarci adesso, è stato appositamente voluto proprio per evidenziare le difficoltà di comunicazione di cui oggi giorno siamo un pò tutti ormai affetti'!' Booh..)., decisamente strani, (s)forzati più che inverosimili (d'altro canto è anche vero però che troppo spesso al cinema siamo abituati ad ascoltare dialoghi fin troppòperfettì che a ripensarli col senno di poi, proprio per questa perfezionèteatralè, risultano del tutto inverosimili..)..

Poi sono d'accordo anche con Adam (se ho ben capito a cosa si riferisce..).: la pazzia non può rendere immuni alle tossine, è l'amore - l'energia positiva - l'unica energia salvifica, e la vecchia strega ne è del tutto sprovvista al contrario dei due protagonisti che alla fine - giàntìal capolineà, cioè del tutto isolati e comunicantìin stato di schiavitù' - si salvano proprio per questo (almeno interole-playerretandòin fidè, mentre a guardare le cose con la sola ratio... si salvano perché l'emergenza era, cronometro alla mano, passata).

E perché l''inseguitorè Wahlberg esce all'aria aperta con tutto quel vento' Perché l'amore gli ha fatto desiderare di non voler morire, saggiamente... da solo.
Insomma, per fargli mettere la testa a posto a Wahlberg non basta guardare in faccia la pazzia (quella della vecchia, con la quale cercava ancora di 'ragionare', continuando a considerare il di lei isolamento assoluto come una soluzione'), ma gli tocca arrivare all'estremo ulteriore e guardare in faccia la sua stessa morte, e solo lì allora ' pensando all'amata da sempre inseguita ' ritrova infine il 'lume della ragione' onde mutare radicalmente condotta e cercare dunque, sia pur in punto di morte, il naturale (e fecondo' cf. la gravidanza in conclusione) incontro personale anziché il folle isolamento.
In un certo qual modo allora anche qui si può intravedere la ridefinizione cognitiva che Shyamalan induce negli spettatori con i finali dei suoi film: tutto quello che durante il film si è via via fatto per salvarsi dall'apocalisse, vale a dire il progressivo isolarsi' si rivela di colpo sbagliato, e la soluzione arriva come per magia quando alla fine i due protagonisti agiscono (moralmente) in maniera diametralmente opposta, mossi dall'amore oblativo (il contrario dell'egoistico 'si salvi chi può'')

P.S.: L'idea che le persone emanino dei colori era già stata usata in The village: ricordo oltre tutto che all'epoca lessi che lo stesso Shyamalan ci crede e se ne serve nell'effettuare le scelte sul cast dei suoi film...

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'Se i temi che solleviamo generano un livello di comprensione più alto, benissimo. Ma senza forzaturè (Shyamalan e quelle che in un certo senso mi sembrano le suèultime parole famosè sul film..).

Angosciante, il film mi è piaciuto proprio perchè penso che l'intento del regista fosse di angosciare lo spettatore e con noi c'è riuscito alla grande.

ps: dopo il film camminavamo tutti al contrario ovunque asd 😆

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