Cita da Rebel_Machine su 17 Gennaio 2008, 0:09

[...] sarà che non capisco come in 14 anni di emergenza, una commissione parlamentare d'inchiesta, 4 procedure di infrazione da parte della comunità europea non si sia fatto letteralmente nulla...

Sarà, ma davvero non riesco a concepire

il problema vero non è la spazzatura, la chiave del problema sta dietro i cumuli di rifiuti, la loro ombra copra la camorra

Cita da Gangia su 20 Gennaio 2008, 10:05

La parte più ironica sta nel vedere che i soldi stanziati dallo Stato per l' emergenza rifiuti campana si siano volatilizzati.
Ne parlavano alla CNN.
Resta comunque il fatto che la reazione della popolazione è ancora forse, più vergognosa del problema stesso.
Una delle città più sporche d' Europa, che si lamenta del problema rifiuti in questo modo secondo il mio parere, non è scusabile. In primo luogo perché sanno benissimo chi sono i responsabili di questo casino: i camorristi. Se invece di prendersela con i vigili del fuoco, mandandoli all' ospedale e distruggendo le loro autopompe, andassero a fare una bella rivolta fuori delle case dei responsabili (tanto lo sanno chi sono) sarebbe più saggio. E soprattutto non toccherebbe a noi (intesi come tutta l' Italia) pagarne i danni coi soldi nostri.
Sia chiaro: il termovalorizzatore, oggetto di cui si parla tanto, come fosse una scoperta della tecnica attualissima per lo smaltimento rifiuti, non è un' idea così brillante. Quella merda che bruciamo ce la rirespiriamo poi.
Il problema è alla base.
I materiali plastici con cui quasi sempre vengono fatti gli involucri dei vari prodotti che usiamo sono fonte di reddito per i petrolieri... esatto sempre loro.
Non è quindi auspicabile, almeno non ancora, un' inversione di tendenza in questo senso, in cui ogni paese industrializzato, obblighi categoricamente tutte le aziende a utilizzare materiali degradabili per i loro involucri se vogliono commercializzare i loro prodotti sul territorio.

G

Cita da morpheus_87 su 20 Gennaio 2008, 12:06

[...]Sia chiaro: il termovalorizzatore, oggetto di cui si parla tanto, come fosse una scoperta della tecnica attualissima per lo smaltimento rifiuti, non è un' idea così brillante. Quella merda che bruciamo ce la rirespiriamo poi.[...]

Mi permetto di non essere d'accordo su questo punto.
I termovalorizzatori esistono dalla fine dell'800... e si vuol far credere che come allora sono una fabbrica di diossina e di polveri sottili.

se si prende come esempio un termovalorizzatore dell'inizio degli anni 80 ( come quello di Terni ad esempio ) sono d'accordo.
Ma i termovalorizzatori di ultima generazione, SE ALIMENTATI CORRETTAMENTE (piu precisamente, se viene fatta la raccolta differenziata a monte) e mantenuti correttamente, sono molto meno pericolosi di un ingorgo in ora di punta in centro città!

termovalorizzatore qui ci sono anche tutti i dati come da direttiva europea e nazionale e i confronti.

Ad ogni modo.. che altre soluzioni ci sono mi domando...

-Raccolta differenziata: (che mi auguro diventi obbligatoria) ma il restante 35-40% dove lo buttiamo'

-Discarica: impatto ambientale sul lungo periodo decisamente peggiore a quello dell'inceneritore.

cos' altro c'è' di fattibile realmente intendo... che sia possibile mettere in opera in tempo reale e non la solita campagna di illusioni... (come la campagna sull'idrogeno, dove basta fare 4 conti per capire che anche se le macchine sono realizzabili dagli anni 80 produrre idrogeno liquido è piu inquinante della benziana (per la tecnologia attuale) ma questo è un discorso da altro topic)

Cita da mrmean su 21 Gennaio 2008, 17:33

Ma i termovalorizzatori di ultima generazione, SE ALIMENTATI CORRETTAMENTE (piu precisamente, se viene fatta la raccolta differenziata a monte) e mantenuti correttamente, sono molto meno pericolosi di un ingorgo in ora di punta in centro città!

termovalorizzatore qui ci sono anche tutti i dati come da direttiva europea e nazionale e i confronti.

Ad ogni modo.. che altre soluzioni ci sono mi domando...

-Raccolta differenziata: (che mi auguro diventi obbligatoria) ma il restante 35-40% dove lo buttiamo'

-Discarica: impatto ambientale sul lungo periodo decisamente peggiore a quello dell'inceneritore.

Guarda che nelle ore di punta l'aria diventa quasi irrespirabile. Se prendi le città principali tipo Milano, vedi che lo smog non resta solo durante le ore di punta. Ora se ci aggiàngi anche gli inceneritori (sembra che ne vogliano costruire due, mica uno), aggiàngi una bella nube tossica che si aggiànge a quella già prodotta dal traffico. E quella degli inceneritori sarebbe a flusso continuo...
Beh, io direi che sarebbe meglio trovare un'altra soluzione, e non utilizzare parchi naturali, riserve protette e altre zone prendendone possesso con la forza.
Certo, gli scontri con i pompieri forse sono un pò esagerati. Forse è con qualcun altro che bisognerebbe protestare, come dice giàstamente Gangia...

Cmq, i requisiti citati (riciclaggio e manutenzione) non mi sembra che ci siano. Innanzitutto il riciclaggio non viene proprio attuato in tutta la zona interessata (cosa che invece andrebbe fatta prima di tutto). In secondo luogo, la manutenzione non viene fatta da quasi nessuno in Italia (vedi incendio alla ThyssenKrupp, o le carrozze di Trenitalia, per fare qualche esempio). Figuriamoci quindi se si può gestire bene un inceneritore con la situazione che c'è.

OT

cos' altro c'è' di fattibile realmente intendo... che sia possibile mettere in opera in tempo reale e non la solita campagna di illusioni... (come la campagna sull'idrogeno, dove basta fare 4 conti per capire che anche se le macchine sono realizzabili dagli anni 80 produrre idrogeno liquido è piu inquinante della benziana (per la tecnologia attuale) ma questo è un discorso da altro topic)

La produzione di idrogeno inquina solamente perché serve elettricità. Se l'elettricità fosse prodotta da centrali con fonti rinnovabili (sole, vento, acqua, cose che in teoria non mancano in Italia) allora la produzione non inquinerebbe. Richiederebbe sempre una certa quantità di energia, ma essa non verrebbe ricavata dal petrolio e l'inquinamento sarebbe eliminato.

Cita da morpheus_87 su 21 Gennaio 2008, 18:33

Cmq, i requisiti citati (riciclaggio e manutenzione) non mi sembra che ci siano. Innanzitutto il riciclaggio non viene proprio attuato in tutta la zona interessata (cosa che invece andrebbe fatta prima di tutto). In secondo luogo, la manutenzione non viene fatta da quasi nessuno in Italia (vedi incendio alla ThyssenKrupp, o le carrozze di Trenitalia, per fare qualche esempio). Figuriamoci quindi se si può gestire bene un inceneritore con la situazione che c'è.

OT
La produzione di idrogeno inquina solamente perché serve elettricità. Se l'elettricità fosse prodotta da centrali con fonti rinnovabili (sole, vento, acqua, cose che in teoria non mancano in Italia) allora la produzione non inquinerebbe. Richiederebbe sempre una certa quantità di energia, ma essa non verrebbe ricavata dal petrolio e l'inquinamento sarebbe eliminato.

Beh metterli in pieno centro città è sicuramente discutibile (purtroppo per me abito in centro a torino per studio e quando torno a casa nella campagna friulana la differenza d'aria si sente e parecchio) ma comunque l'impatto sarebbe minore rispetto a quello che ha una discarica sulle falde acquifere e sul terreno.

La raccolta diferenziata, i comuni campani hanno 2 mesi per creare un piano di raccolta differenziata e 4 per metterlo in pratica (se non erro questo è uno dei decreti seguiti all'emergenza).

Per quanto riguarda la manutenzione, (lasciamo stare Trenitalia (haimè sono un pendolare) che è un azienda allo sbando) in italia il problema è la competenza sui controlli (caso thyssen, l'azieda dice che dovevano essere i vigili, i vigili dicono che doveva occuparsene la asl, e la asl dice che l'azienda doveva fare un piano per i cavoli suoi e presentarlo ai VVF) cosa che nel caso di un inceneritore non si pone, li è l'arole-playera a dover effettuare i controli (2 o 3 campionature periodiche) e l'azienda è obbligata ad avere il registro di emissione "in continuo" (fatto da rilevatori tarati)i cui dati devono essere SEMPRE sotto i limiti di legge (uno e dico uno sforamento, da l'immediato spegnimento dell'impianto) se non si fa la manutenzione è a rischio e pericolo dell'azienda, non ha molte alternative, chiude!

E comunque le alternative al momento sono 3: inceneritore, discarica, rifiuti in strada... non esiste al momento un altro tipo di smaltimento "fattibile"...

OT: (idrogeno) ok se produciamo corrente elettrica con centrali eco sostenibili (eoliche e fotovoltaiche & co) sono d'accordo non è più inquinante... subentra il problema dei costi...

Cita da Rebel_Machine su 16 Febbraio 2008, 0:40

wow! il termovalorizzatore viennese è un luna park!

Cita da Wulfgar su 25 Febbraio 2008, 21:06

Peccato che bruciare la spazzatura non la fa sparire....

Cita da morpheus_87 su 25 Febbraio 2008, 21:54

le ceneri vengono successivamente vetrificate ed utilizzate come materiali ceramici per utilizzi industriali...

il problema sono le emissioni, ma se l'impianto è fatto bene anche quelle sono notevolmente abbattute.

Cita da Gangia su 20 Maggio 2008, 1:45

Eppure alle Iene facevano vedere che non abbattono proprio un cacchio. Non essendo chimico non mi pronuncio a riguardo , mi vedo piuttosto scettico.

G