Cita da godfather su 22 Settembre 2008, 19:19

Ricomincia ( a mio parere) la grande stagione di film dopo la sordina estiva. Ricomincia con un gran film, uscito venerdi scorso.
Insieme catalogavamo fin ora i lavori dei cohen in due grosse scatole: commedie fuori dal tempo e dal mondo da una parte e drammi struggenti e tristissimi dall'altra. La caratteristica che però ci sembrava costante, ne parlavamo una volta io e Bia nel topic di no countr for old man, era la tendenza a creare un mondo "fuori dal mondo", fuori tempo, fuori realtà. pensiamo a ladychillers e fratello dove sei, ambientati in luoghi che hanno del 'fatatò quasi, ma anche lo stesso vale per l'uomo che non c'era. volendo anche per no country for old man...insomma da una parte le commedie spassionate e prive di "intenti superiori" (prive di messaggi insomma,almen secondo me è), e dall'altra drammi esistenziali nel quale si affrontano temi di umanità ma ambientati in circostanza comunque lontane dalla realtà immediata. tutto questo detto fin'ora sembra scemare quando ci si ritrova davanti a burn after reading. è una commedia con immediatissimi riferimenti reali, ambientazioni volutamente odierne. è un caso lampante di COMMEDIA-SPECCHIO-SOCIALE, fatta anche piuttosto bene. aiutata da un cast a dir poco eccezionale, un brad pitt che si conferma davvero geniale a fare le parti da minchione, george clooney che è il fulcro della rappresentazione sociale ed un maestoso john malkovic. è presa di mira la psicosi post 11 settembre, ma anche le trasgressioni/frustrazioni delle famiglie e dei 50enni in crisi. anche se mi resta il dubbio se il riferimento e la parodia non fosse mirata non solo alla società stessa, ma anche al genere di cinema spionistico stile michiael clayton etc. etc.
fatemi sapere