Rientro dalla Yavicon 7!
Recensire obbiettivamente la Yavincon risulta indubbiamente un compito difficile per chiunque vi partecipi, esclusivamente a causa del tipo d’atmosfera che vi si respira, unica nel suo genere. Una convention in continua evoluzione, professionale ed efficiente al pari delle concorrenti ma con una marcia in più. Ospiti, giochi, cosplay, stand, conferenze bastano a rendere esclusiva una convention’ Probabilmente si, eppure la Yavincon a dispetto di ciò che si può immaginare riesce ciclicamente a sorprendere. Quali caratteristiche sostanziali rendono dunque unica l’esperienza Yavinconiana’ Non esiste risposta più semplice, il visitatore novizio o veterano che sia viene conquistato da un senso d’ospitalità, di compartecipazione e d’aggregazione praticamente assente presso l’efficienti ma fredde contendenti. In ogni caso quella di quest’anno era la settima convention e sapevamo tutti che sarebbe stata un’edizione particolare: particolare per noi di witm in quanto, eccettuati lo stand e il video d’apertura, questa edizione non ci ingaggiava in conferenze o tavole rotonde a tema Matrix, Wachowski e/o fantascienza; particolare per Yavin4 in quanto un nuovo direttivo subentrato da poco a quello storico veniva messo alla prova sul campo per la primissima volta; particolare per la convention stessa in quanto di durata inferiore rispetto le precedenti di un giorno. In poche parole tutte premesse potenzialmente negative che all’opposto hanno giovato alla convention apportando una sferzata d’aria fresca e di spensieratezza in più. La durata ridotta imposta da limiti calendaristici ha donato una velocità d’eventi riducendo drasticamente tempi morti e soporiferi. Il rimpiazzo delle seriose ed intellettualoidi conferenze seppur indiscutibilmente stimolanti con le spensierate ed ironiche sedute in versus mode ha procurato un maggiore coinvolgimento dell’utenza. La nuova gestione seppur magistralmente supervisionata dallo storico direttivo trasudava un maggior senso di vivacità e quella voglia di fare bene e meglio che solo il novizio si porta con se. In conclusione la Yavincon 2010, che poteva risultare stanca dei sette anni di ruotine e di modello storico, è riuscita a superare a pieni voti la prova dell’età, probabilmente proprio grazie ad un rinnovato staff che ha apportato quelle piccole tuttavia indispensabili modifiche che non ne hanno al contempo drasticamente modificato la stimata impronta di base.
Nel salutarvi non mi resta che mostravi il video d’apertura della Yavincon 7 realizzato dallo staff di whatisthematrix.it augurandovi buona visione.