Il nuovo trailer di Matrix Resurrections!
Avevate mai visto il trailer di un film che mostra sequenze di un altro film della saga?
Avevate mai visto il trailer di un sequel che si rifà esplicitamente ai film che lo hanno preceduto?
Questo è quello che accade in questo nuovo trailer di Matrix Resurrections.
Un trailer dove vengono mescolate scene degli altri film, a partire dal primo del 1999, a quelle del nuovo capitolo, lasciando intuire il legame profondo che unisce la storia della Matrice a questo The Matrix Resurrections.
Come se la storia che ha avuto origine in quel lontano lungometraggio proseguisse nel nuovo episodio, per poi tornare alla fine dove tutto ebbe inizio. Una sorta di ciclicità storica che viene riproposta nell’algoritmo narrativo della matrice e che viene sottolineata ed evidenziata da continue sovrapposizioni visive e da diversi déjà-vu. Quell’anomalia cioè che indica che qualcosa in Matrix è cambiato ma che alla fine riporta sempre alla strada che era stata tracciata e da cui risulta impossibile distaccarsi.
Come se quell’intreccio di colori che così bene delineava i vari mondi presenti nell’universo immaginifico creato dalle Wachowski, si fondesse nel caldo abbraccio dell’armonia cromatica di Resurrections. Ma che alla fine tornasse ad evidenziare la distinzione di sfumature presenti nella tavolozza ideata dalle macchine.
Tutte cose che avevamo già delineato in passato nei nostri articoli di approfondimento della saga e che potere ritrovare sul nostro sito whtisthematrix.it: Ciclicità, Effetto loop, Messaggi subliminali, L’importanza dei colori.
Tutto questo è il nuovo trailer
Ma non solo, osservandolo fotogramma per fotogramma potrete scoprire numerosi dettagli e diverse scene inedite che ci hanno deliziato e che ci hanno spinto a ipotizzare le più disparate soluzioni narrative.
L’attesa è ormai alle stelle. Non sappiamo come sarà questo nuovo film. Ma noi siamo già pronti a ri-entrare in Matrix e a tornare alla sorgente.
Abbiamo già fatto la nostra scelta. Adesso, come dice l’Oracolo, dobbiamo comprenderla.
– Giuseppe Graceffa –