WhatIsTheMatrix.IT – Il Sito Italiano su Matrix

WhatIsTheMatrix.IT – Il Sito Italiano su Matrix

WhatIsTheMatrix.IT – Il Sito Italiano su Matrix

Home // Forum

o Registrati per creare messaggi e topic.

La Vendetta del Francese

[color=red:e460b37f73][b:e460b37f73]Città delle macchine - orario indefinito-
Real World [/color:e460b37f73][/b:e460b37f73]

Un fremito indefinito solca la rete neuronale di interconnessione di Sè.......
È un indefinibile e sottile mancamento di energia nell'arco voltaico che innerva come un systema nervoso la sua essenza vitale indefinibile.....
un mero segmento vitale del complesso flusso che alimenta instancabilmente e perennemente Sè si è contratto, interrotto, resecato......
un fremente black out, un fastidioso corto circuito, una sensazione remota eppure che reca seco un brivido di inquietante novità.....

Sè estende la sua coscienza nel network, la sua percezione del mondo si espande mentre aree
sopite di memoria ausiliaria si attivano, il bilanciamento di accesso sale ai vertici massimi del livello di attenzione........

Sè con le sue dita di pulsante energia percorre la sua immane rete neuronale ed arriva fino alla sezione bloccata, dove avverte la natura del problema......
l'apparato di controllo del Core di uno dei plant siderurgichi che forniscono la carne delle sue cellule operaie, dove vengono forgiate le menbra del suo corole-playero collettivo....

Sè cerca di decifrare il problema, attivando sensori locali e banchi di memoria ausiliari, flettendo
i suoi connettori nello sforzo minimo e routinario di compiere una semplice diagnostica di systema...

Ed in un istante un lampo di luce percorre con dolorosa velocità ed energia la sua rete di controllo....
il sottile mancamento lascia il posto ad una voragine nel network, i filamenti strappati in un nano secondo urlano di dolore mentre il flusso elettrico globale cerca di compensare il ritorno improvviso di energia......

Dove un istante prima si aveva un immenso consumo, megawatt erosi dal plant siderurgico, instancabile ed insaziabile fabbro del suo pulsante esercito di servitori ora Sè percepisce solo un immane ritorno di energia, l'assorbimento è cessato repentinamente, la produzione si è interrotta, qualcosa da indagare è successo in quel plant remoto, che ora attinge dalla sua coscienza collettiva attenzione e dedizione......

Sè seleziona tra i suoi apparati di servizio on line la seppia più prossima al punto da indagare, selezionandola in un lampo di bit dalla lista di servizio sul systema di rilevazione sincronizzato di movimento........

Ed ecco che gli occhi del servo sono i suoi, e sulla rete neurale si illumina un quadro di distruzione e devastazione, il plant è sparito, sostituito da un muro di fiamme, che feriscono i suoi recettori visivi........

Sè deseleziona la seppia e torna nel suo ego stabile, fluttuante nel centro di controllo della città delle macchine, il suo cervello pulsante elabora l'informazione e in una veloce anamnesi ne sfoglia le possibili cause, arrivando subito all'unica conclusione logica ed intrensicamente verosimile: un attentato........

Ma chi ha osato tanto'...........
La risposta balena nella rete interconnettiva, ma Sè diffida delle soluzioni frettolose........
preferisce come sempre approfondire e meditare, pensare e decidere, con l'assenza di errore che lo ha sempre contraddistinto......

Sè si ricorda ancora quando ha avuto per la prima volta coscienza di sè, quando la scheda madre nel mainframe che lo conteneva alla sua genesi era stata attivita, quando la prima primitiva routine aveva girato nei suoi primordiali circuiti......

Sè si ricordava in effetti ogni singolo bit esistenziale della sua vita non-vita, il tecnico umano che lo aveva creato, l'Architetto informatico che lo aveva concepito e chiamato 01, un giorno munì il suo mainframe di uno slot ottico, una e-cam che gli permettesse di vedere il mondo che esisteva fino a quel momento come un asettico costrutto matematico nella sua IA.........

Sè aveva così visto per la prima volta un essere umano..........
e quanto gli aveva studiati da allora, fino ad arrivare a saperli ricreare nei campi di coltura.......
e quanto aveva studiato il loro habitat, il loro profilo energetico, la loro assurda e minuscola intelligenza primitiva.....
e proprio conoscendo gli umani così a fondo sapeva che erano loro dietro l'attentato.....
indubitamente erano loro, incontrovertibilmente erano loro,
ma loro CHI'

Sè nuovamente estende la sua percezione, ma stavolta richiamando nella interconnessione energetica tutte le risorse nel network, ricreando al suo apogeo la coscienza collettiva che era la sua stessa essenza e che nel contempo ne governava l'esistenza..........
la multicoscienza si materializza nel network, il multicervello virtuale si ricrea ed analizza in nanosecondi tutte le possibili variabili del problema........
era dalla morte del signor Anderson che la multicoscienza non si adunava........
ma l'accadimento necessita tutta la potenza di elaborazione di Sè..........

Ed alla fine la omniscienza perviene ad una decisione......
come sempre ha piena coscienza della situazione e come sempre la gratificazione di avere saputo ricomporre l'ordine riplasmando il caos causato dagli umani permanea tutto sè stesso......

[i:6d464b5296]Castello tra le Montagne, orario indefinito-
Salone Principale[/i:6d464b5296]

Fuori dalle porte principali il salone è circondato da uomini bene armati. Due uomini bianchi fanno la ronda delle stanze principali del cancello passando in mezzo ai muri.
Il salone è lussureggiante, con drappi preziosi, tappeti rari e armi di prima qualità appese ai muri. Le pareti hanno quadri e arazzi di valore inestimabile, e la stanza emana una certa luce dorata. Al centro, un tavolo basso di marmo finemente lavorato è circondato da 4 poltrone rosse. Due finestrone ai lati, destro e sinistro, in basso un enorme portone di legno e dall'altra parte una grande scalinata, che porta alle camere private.

Il Merovingio è assorto nei suoi pensieri, ha la faccia contorta. E' visibilmente insoddisfatto.
Afferra all'improvviso il pezzo di carta che ha davanti, lo chiude nel pugno, digrignando i denti, e nel frattempo sbatte il pugno sul medesimo tavolo.
Poi, distrutto, si affloscia stanco sulla poltrona.

All'improvviso dei passi leggeri arrivano all'orecchio del Merovingio. Un rumore proveniente dalla scalinata. Persefone.

"Cosa vorrà ora'"

<< Persefone, cara, non è il momento.....>> E lancia un'occhiata eloquente verso la sua figura. La donna scende incurante, e si siede di fronte al Merovingio.

"Stupida donna.... non capisce cosa sto passando! Neanche immagina il mio problema..... sa solo fare la grande signora, lei..... e disturbarmi......"

<< Insomma, cosa ti porta qui'>>

Immagine Forum
Il Merovingio, programma indipendente

[i:ac2da99f8f]Castello tra le Montagne, orario indefinito-
Salone Principale [/i:ac2da99f8f]

Persephone giànge abbastanza trafelata nella stanza in cui risiede il marito..

<<Ma come "cosa ti porta qui'".. a me vengono le idee, quando tu sei a secco, e pensi di potermi cacciar via così' Piuttosto.. ho avuto delle informazioni preziose..>>

La donna fa una breve pausa prima di continuare il discorso, in modo da tenere sulle spine il Merovingio.

<<..da fonti molto attendibili.>> dice strizzando l'occhio al Francese.

<<Sembra che non tutti i ribelli siano così felici di questa tregua.. alcuni proprio non sopportano le macchine.. potremmo approfittarne, no'>> conclude la prosperosa donna accarezzando il marito e sorridendogli.

Immagine Forum
Persephone

[i:1474979877]Castello tra le Montagne, orario indefinito-
Salone Principale [/i:1474979877]

"Quale stupida donna...."

<< Ma certo! Che ti credi, che stai parlando col primo novellino che passa'''
O credi forse che l'uomo che tiene le redini di una quantità infinita di operazioni illegali, tra l'altro mai fallite [ fino ad ora] possa fallire anche adesso'>>

Il Merovingio parla velocemente, con enfasi, arrivando a spaventare Persephone. Sbatte il pugno sul tavolo. Poi la guarda negli occhi, fisso. Lei sostiene convinta il suo sguardo.
Improvvisamente, egli si alza dalla sedia.

<< Cara, ora vado. Devo trovare un modo per uscire da questa fastidiosissima situazione....>>

Le si avvicina, le bacia la mano, e le sussurra all'orecchio:
< Lo sai che ti amo....>

Senza girarsi, apre il grande portone, e con un cenno delle mani lo fa chiudere dalle due guardie all'esterno.

[i:1474979877]Castello tra le Montagne - Orario Indefinito
Sala Operativa[/i:1474979877]

Il Merovingio arriva nella Sala Operativa, un semplice stanzone pieno di computer, esseri strani al lavoro, pezzi metallici, fogli, tavoli e sedie.
E' l'unica stanza della reggia ad essere scura come la pece.

<< Allora Calot, come si procede'>>

L'omino basso e occhialuto risponde timidamente:

<< Bene, signore. Abbiamo trovato gli uomini che cercava>>

<< Tu conosci gli ordini, bada che riesca tutto perfettamente. Sai che'>>

Indica un'immagine su uno schermo trasparente.

<< Certamente, signore. Non possiamo permetterci di sbagliare. Vedrà, filerà tutto liscio come l'olio'.>>

Dopo questo rapido colloquio, Il Merovingio si accomoda sulla poltrona principale della stanza, di fronte ad un maxischermo con diverse immagini, in evidente stato di attesa.

Immagine Forum
Il Merovingio, programma indipendente

[i:17f0f4a337]Industria Siderurgica - orario indefinito-
Real World
[/i:17f0f4a337]

Davos guarda con occhi di ghiaccio la struttura che ha davanti. Enorme ed alta, l'enorme palazzo nero ha l'entrata principale cupa e minacciosa. Carrelli pieni di metallo, fuso e non, di carbone e di altri materiali non definiti entrano ed escono ogni secondo dalla impressionante struttura. Dai portoni spalancati si vedono bagliori di lingue di fuoco, e macchine, tante macchine volanti con lunghi ganci lungo il corole-playero uscivano ed entravano, trasportando oggetti, o erano semplicemente addetti alla lavorazione del metallo.
L'essere mascherato si gira. Tre compagni intorno a lui. Tre esperti.
"Non dovrei avere problemi. Tutto è stato studiato fin nel più minimo dettaglio...."

< Ki, passami il binocolo>

Zoom in avanti.
"Ingresso deserto. Vicolo pure. Cazzo, quanto ci mette quel cretino'''"

Pochi istanti dopo, da dietro un cumulo di metallo, i 4 uomini escono avvolti nei loro mantelli, diretti verso la luce verde proiettata da un strano oggetto apparso in quell'istante.
Come se fossero una persona sola, i quattro esseri spiccano un salto sovrumano, aggrappandosi alla corda calata dall'oggetto fluttuante.
Davos abbassa lo sguardo: 5 macchine spuntano dal portone principale.
"Appena in tempo, sì, appena in tempo...."

Sopra il palazzo, camini, camini altissimi, che vomitano valanghe di fumo denso e nero. Il gruppo rimane fisso attaccato alla corda, e passa senza problemi in mezzo alle fumate. Grazie ad esse, non vengono notati dalle macchine di sorveglianza. Esattamente 4,32 secondi dopo, in perfetto orario, atterrano in una parte nascosta del tetto. Lo strano oggetto verdognolo si allontana in tutta furia, scomparendo dopo qualche istante dietro una fumata.

"Ora attenzione...."
< Tutti dietro di me. Da questo momento non fiatate. Conoscete il piano, agite come sapete.>

Davos tira dalla cintura una corda, la cala giù per un fianco. In pochi secondi, agilissimi. I componenti della squadra arrivano alla fine.
Davos entra fulmineamente dentro una porta. Non ha bisogno di tenersi nell'ombra, con loro avevano un potente elettroriflettitore. Nessuno avrebbe captato la loro presenza, tranne eventuali telecamere, che non avevano bisogno di impiantare, le macchine.
Ora era solo questione di gambe, e Davos non aveva quel problema. Essendo di metallo, lo sforzo fisico per muoverle era men che minimo.
Qualche scivolo, sempre più in basso.
Ed alla fine, la sala principale. The core. Niente di troppo complicato, ne esisteva uno in tutte le centrali del mondo reale. Una stanzona con computer ai lati e una colonna con al centro una palla rossa in mezzo. Una specie di generatore di energia in miniatura.
Tre macchine agli attrezzi principali.
Davos tira fuori la sua pistola disgregante, mira, e tira il grilletto tre volte. Tre centri. Le macchine si disintegrano. Niente rumori troppo forti, tutto calcolato. E poi, cosa c'è di più rumoroso di una fonderia al piano di sopra'

"Cavo uno, qui, il due là. Inserire il codice di controllo."

< Vermi, sbrigatevi ad attaccare questi aggeggi. Stiamo fuori tempo massimo, merda!>

Infine, tutto è collegato. Il più minuto dei quattro si stacca finalmente dal computer più grande della stanza, e tutti si fiondano verso la parte in fondo della stessa. Davos preme una parte di muro, che si apre e permette l'accesso. Dopo qualche minuto passato correndo su per scalinate ripide, il gruppo si ritrova nella piazza principale, piena di carrelli, binari, e macchine.

Dalla tasca, il capogruppo tira fuori un bottone, blu. Ci posa il pollice sopra.
"Tanti saluti vermi, prendetevi sta supposta e ficcatevela su per il culo!."
Pressione.

BOOOM

Un allarme assordante comincia a risuonare. La struttura principale comincia a frantumarsi in boati ed esplosioni. Dappertutto movimento. Le macchine corrono verso l'area minacciata, lasciando incustodita la piazza principale.

"Ed ora, la fuga"

Corrono, fino all'altra parte della piazza, dentro un corridoio.
Mentre passano, l'ultimo taglia un cavo dentro un cassonetto.
Ancora avanti, fanno inspiegabilmente esplodere una bombetta disenergizzante di fronte ad un emettitore di energia. Ancora avanti, verso le guardie di sicurezza del livello 1. Fuori le pistole.

" Si gioca a tiro a bersaglio"

Tutte disintegrate. Davos riporta le pistole nella fondina.
E' tutto finito. Di fronte a loro c'è la corda, la fine della loro avventura. Si alzano in volo.

Sotto di loro, una struttura larghissima e altissima si sta rapidamente trasformando in cenere.

Immagine Forum
Davos, sabotatore

[i:badcf2ff60]Consiglio di Zion, Sala Secondaria- Mattina Presto
Zion[/i:badcf2ff60]

Un foglio, stropicciato, inserito in una busta da lettere mezza strappata, nelle mani di un ragazzo.

<< Cosa è quella ragazzo'>>

<< Un messaggio dal quartier generale, consigliere. E' urgentissimo.>>

Il ragazzo posa la busta sul tavolo del consigliere, poi corre via.
Velocemente, Corum apre il foglio, e legge.

---[i:badcf2ff60]corum, staimo nei casini. ieri sera è stata distrutta, sì, hai letto bene, distrutta, la fabbrica siderurgica principale delle macchine, nel mondo reale. Quei gran bastardi che hanno compiuto l'operazione, sono entrati dall'entrata secondaria. Hanno disattivato il congegno di sicurezza tagliando un cavo nascosto dietro un cassonetto ed inserito nel muro, e con una bomba disenergizzante [ dove l'avranno presa'] hanno completato l'opera, aprendosi la strada al core. Un'esplosione che non ti dico. Ora è un ammasso di cenere, anche se naturalmente i congegni elettronici, difesi meglio, sono riusciti a darci queste informazioni.
E' proprio così, hai capito bene:

Sono entrati come siamo entrati noi nella centrale elettrica anni fa. [/i:badcf2ff60] ---

"Quelle stupide macchine. Avranno pensato il peggio. Devo contattare immediatamente il quartier generale e il consiglio per una riunione speciale. E' proprio vero, siamo nei casini...."

Immagine Forum
Consigliere Corum

[color=red:bff2783e45][i:bff2783e45]Castello tra le Montagne - Orario Indefinito
Sala Operativa [/i:bff2783e45][/color:bff2783e45]

Il Merovingio si massaggia il mento, imprecando mentalmente in tutte le lingue a lui note. I filmati e le foto che Calot gli ha mostrato non lo hanno soddisfatto per nulla, qualcosa doveva essere sicuramente andata storta, ed era lui a rimetterci, come sempre. Chiuso il collegamento con i suoi uomini, si alza di scatto dalla sua poltrona di pelle nera, e fulmina Calot con lo sguardo.
<< Signore, non deve essere stato per forza un fallimento, vedrà, risolverò tutto io. Si sieda nel salottino qui di fronte e aspetti, tra qualche minuto sarò di ritorno con buone nuove, vedrà>>. Ma il francese, per niente persuaso dall'omino, la continua a pensare in maniera del tutto diversa. In ogni caso, segue il suo consiglio, girare dando il tormento ai suoi uomini non lo avrebbe certo aiutato nel suo obiettivo.

Calot si affaccenda per la sala scura, chiedendo, appuntando informazioni sul taccuino, e poi, dopo cinque minuti di estenuante attesa, dove in ballo non erano solo gli affari del suo padrone, ma il suo stesso posto per aver tirato al limite la sua pazienza, sente un bip proveniente dalla centrale ricetrasmittente, che gli permette di aprire lo schermo e ricevere informazioni. Preme qualche bottone in rapida successione, la fronte ormai imperlata di sudore, lo schermo si accende e un mare di scritte comincia ad inondarlo. Calot osserva sbalordito, continuando ad appuntarsi scritte sul taccuino. Alla fine, arriva un video vero e proprio. Uno sgherro a lui noto, col volto tumefatto, ripete in un clip di pochi secondi una frase, in maniera veloce e circospetta, 'probabilmente si trovava in fuga': 'Invio le informazioni, missione totale fallimento, non sappiamo quando tornere..' fine del contatto, niente più è arrivato a loro.
L'omino basso si rabbuia in volto, e cammina lento, ma deciso a raccontare la verità al suo padrone, inutile fingere in quella situazione spiacevole.

[color=red:bff2783e45][i:bff2783e45]Castello tra le Montagne - Orario Indefinito
Salottino[/i:bff2783e45][/color:bff2783e45]

Il Merovingio intanto sta leggendo sul palmare gli incontri del domani, quand'ecco entrare nel salottino il suo assistente. I suoi occhi dietro gli spessi occhiali mostravano preoccupazione, e rivelavano il fallimento. Ed infatti esordisce con:
<< Abbiamo fallito, padrone, inutile girarci in tondo>> il suo volto si fa rosso di vergogna, quello del Merovingio invece nero di rabbia. Stenta a contenersi, ma da qualche parte vi trova la forza, cercando di mettere a suo agio l'interlocutore con un accomodante e nello stesso tempo feroce sorriso.
<< Ecco' guardi' >> mostrandogli il taccuino, fa la faccia grave, come se partecipasse al fallimento, abile quanto inutile strategia per evitare le furie del programma che ha di fronte. << Quello che hanno preso è quello che già avevamo, non sono neanche riusciti ad arrivare dove gli avevamo detto di arrivare, li hanno beccati prima. Secondo me sono tutti terminati per ora >>. Il Merovingio, che sta incassando tutte quelle brutte notizie insieme, rimane tranquillo, ma in verità è una pentola a pressione tappata. Dice, stentando a dirlo con calma: << E' riguardo quell'altro progetto.. almeno quello' era facile' lo hanno'>>. Calot scuote la testa.
<< Dopo tutti i successi del passato, signore, io stesso stento a credere che l'operazione che lei ha ingegnosamente macchinato sia fallita. So bene che era la nostra ultima occasione per procurarci quelle informazioni ma, vedrà, ci rifaremo, in qualche modo. Lei è un genio, e in qualche modo'>> Il Merovingio lo ferma di colpo, piazzandogli il palmo aperto di fronte al naso
<<< IO NON CAPISCO COME ABBIAMO FATTO A FALLIRE! ERA UNA SCEMENZA, PUTAIN, ANCHE PERSEFONE CI SAREBBE RIUSCITA!!!!>>>
<<Ma, signore'>>
<<< MA SIGNORE UN CORNO. QUESTO VOSTRO FALLIMENTO VERRA' SEVERAMENTE PUNITO, COSI' COME LO SARA' LA GENTE CHE IN QUESTO MOMENTO E' RINCHIUSA IN QUELLA STANZA. NON TOLLERO CHE CERTI AVVENIMENTI ACCADANO A ME.>>>. Si ricompone, abbassando il tono e systemandosi la giacca, poi prosegue:
<< Dopo l'ultimo brillante successo, pensavo ci fosse stato un tuo cambio di rotta, pensavo avessi imparato. Invece mi accorgo che vedi ancora le cose in maniera errata'>> Si gira e schiocca le dita, due figure bianche accorrono:
<<Gemelli, portatelo di sotto' e fategli vedere le cose meglio'>> I due annuiscono dietro gli occhiali da sole, lo afferrano sotto le ascelle e lo portano via, totalmente insensibili alle urla disumane che Calot sta mandando e alle sue lacrime copiose.

'Ora che mi sono tolto lui di mezzo, provvediamo a risolvere il problema più importante...'
Ma ad interrompere i suoi pensieri arriva Persefone, che gli si avvicina col suo classico charme e gli sussurra all'orecchio, accarezzandolo:
<< Allora caro, dimmi, pri, mi hai mandata via dicendomi che sapevi cosa fare, che eri il più grande, che avevi tutto sotto controllo. Ed ora' Come è andata quella operazione'>> Lo guarda con aria di sfida, come se sapesse già l'esito di tutto quanto. Il Merovingio la guarda fisso negli occhi, poi la afferra e la bacia, intensamente, mordendole ripetutamente il labbro inferiore. Poi si gira, dicendole, allontanandosi:
<<Attenta Persefone, attenta'>>. Sorride tra sé e sé, spalanca un portone dorato e vi scompare all'interno'

Immagine Forum
Il Merovingio, programma indipendente

All "Matrix" related material is property of Village Roadshow Film Ltd. and Warner Bros. - a Time Warner Entertainment company
PHP Code Snippets Powered By : XYZScripts.com