"L’Anello
del potere a portata della mia mano.
Un’occasione per Faramir,
Capitano di Gondor, di mostrare le sue qualità."
Figlio di Denethor, sovrintendente di Gondor, fratello del prode Boromir, è il
Capitano dell’esercito nelle terre tra Osgilliath e l’Ithilien.
Durante un’imboscata ad un gruppo di Sudroni
venuti a rinforzare le schiere di Mordor, incontra Frodo e Sam e li conduce
al suo rifugio. Lì viene a conoscenza che i due hobbit sono membri
della Compagnia dell’Anello, di cui faceva parte anche suo fratello
Boromir. Durante la notte trova nello stagno proibito Gollum, intento
a procurarsi dei pesci. Lo cattura e da costui apprende che Frodo è il
Portatore dell’Anello.
Benché desideroso di impossessarsi dell’Unico, al contrario
di Boromir, non cede alla tentazione e permette ai due Hobbit di proseguire
il loro cammino verso Mordor. Giunto a Osgiliath, cerca fino all’ultimo
di opporsi alle forze di Sauron, ma è costretto alla ritirata
a causa dell’inferiorità numerica
dei suoi uomini. Tornato a Minas Tirith, viene rimproverato
dal padre per la sua vigliaccheria. Decide così di tornare sul
campo di battaglia per farsi onore ma, come prevedibile, viene sconfitto
e ferito quasi mortalmente. Il padre, credendolo morto, gli prepara un
rogo funebre: fortunatamente però Pipino, con la collaborazione
di Gandalf, salva Faramir poco prima che le fiamme lo ragiungano. Dopo
esser
guarito,
viene nominato da Aragorn principe dell’Ithilien e sposa
Eowyn.