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Home // Blog // L’importanza dei colori in Matrix – Parte II

Tornando, al Merovingio, e analizzando altre sequenze nello specifico ci accorgeremo inoltre che:

Il “Parking Garage”, ha un forte colore verde di base:

Il “Coat Check”, il guardaroba o controllo per le armi, ha un colore di fondo verde molto intenso:

La stessa Dance-floor del Hel night club ha un colore verde molto intenso:

Mentre se osserviamo la “Lounge”, il privè sopraelevato, da dove il Merovingio controlla la
situazione, noteremmo che la colorazione verde va sfumando:

Fino ad acquisire un punto di bianco man mano che ci si avvicina al tavolo del “Francese”. Interessante notare che anche all’interno dello stesso privè la colorazione verdastra è più o meno intensa ed a intermittenza, causa dei laser colorati, quasi servissero a camuffare proprio quella bianca tonalità.

Quindi un colore di base sempre meno verde, ma piuttosto tendente al bianco!

Nasce quindi un altro luogo all’interno dell’universo creato dai Bros che non fa parte nè di matrix nè del mondo reale, né di quello delle macchine.
E’ un mondo intermedio, spesso a cavallo tra i due ma distinto da essi…un mondo ipervirtuale dominato dal bianco!

– Nelle back doors (da notare in dettaglio la colorazione verde delle porte d’accesso):

Quindi tutte sequenze che hanno una colorazione bianca di base, macchiata più o meno intensamente di verde, utilizzate dai Wachowski per segnalare varchi di entrata/uscita,
copertura/rifugio, od interazione con la Matrix ufficiale. Tutte zone ubicate agli estremi confini di quest’ultima, ma anche finestre di aree che solo vi si affacciano. Di tutte quelle sopra mostrate, le “Back doors” risultano quelle meno influenzate della tinta matriciale, come si può notare da alcune sequenze di passaggio:

Ma se facciamo mente locale, vi è un luogo dove il colore di fondo è senza ombra di dubbio totalmente bianco, un mondo virtuale gestito dagli uomini per insegnamenti ed addestramenti.

– Struttura:

Nonostante la sicurezza di tale affermazione, vi sono molteplici sequenze nel quali “Struttura”, assume un colorazione di base che si discosta più o meno intensamente da quel colore neutro:

– Il dojo, ha una leggera colorazione verdastra:

– La zona del salto, sempre color matrice:

– La Zona “Donna in Rosso”, come sopra:

– La zona “Benvenuto nella desertica realtà”, un caso più unico che raro, visto che ha una colorazione di fondo nera:

Perché tutte queste zone, pur appartenendo a “Struttura”, cioè una zona neutra gestita interamente dagli umani, che dovrebbe necessariamente avere un colore neutro, quindi bianco, assumono tali svariate colorazioni?

Proprio in virtù del fatto che i ribelli la utilizzano come base di partenza, come fosse una tela da dipingere, per caricarvi tutti quei programmi o se vogliamo quelle simulazioni necessarie per preparare e formare.

Importante notare, come ciò venne messo in evidenza dai registi nella scena “Molte armi”:

Infatti, in quei fotogrammi su una zona di struttura completamente bianca, è messa in evidenza l’aura verdastra che avvolge il “programma armi” fino a caricamento completato, proprio ad evidenziare che quelle armi sono caricate e programmate per funzionare in Matrix.

In psicologia inoltre, il bianco è il colore della fede e della speranza. Il mondo ipervirtuale è un mondo dove realtà e irrealtà si fondono per dare adito alle più recondite speranze di ciascuno, speranze per di un mondo migliore (Sati) e fede nei propri mezzi (struttura).

Alcune considerazioni

In base alle sopra esposte individuazioni possiamo sostenere con certezza, che i registi non si sono limitati celare dettagli importanti dietro i colori di fondo o di codice, ma lo hanno fatto anche
attraverso una certa logica.

Infatti, si sono basati sulla reale “Gamma dei colori”, assegnandoli man mano alle differenti situazioni, probabilmente partendo proprio dal centro che guarda caso è il colore verde:

Inoltre, i Wachowski utilizzano il bianco come tonalità vergine, neutrale proprio in quanto è composto dalla sommatoria di tutti i colori. Infatti, la teoria di Isaac Newton dimostra che un fascio di luce bianca, isolato in una stanza buia, che attraversa un prisma riproduce uno spettro luminoso, contenente i colori dell’arcobaleno:

Ed è stupefacente notare come nella saga sia presente tale esperimento; infatti quei timidi raggi di sole che riescono ad oltrepassare la coltre di nubi che oscura la terra, sembrerebbero riprodurre la gamma di colori Newtoniani.

Senza contare che i colori scelti per il film hanno forti punti di contatto con la scienza che li studia per scopi terapeutici, infatti in Cromoterapia:

– L’arancione:

ha funzioni energetiche, più precisamente d’integrazione e distribuzione dell’energia.( Nel film: l’arancio è attribuito al mondo delle macchine le quali vivono un esistenza totalmente volta a garantire un sicuro approvvigionamento energetico).

– Il giallo:

sinonimo di cambiamento, ricerca del nuovo e di liberazione dagli schemi, stimola l’attenzione ed acuisce mente e concentrazione.(Nel film: è assegnato al Merovingio
e alla sua matrix non ufficiale. Il “Francese” libera i programmi dalla loro schiavitù svincolandoli degli schemi preimpostati di quella ufficiale. Spesso ne stimola l’attenzione tramite messaggi subliminali).

– Il verde:

è al centro tra i colori freddi e caldi, ne rappresenta la sintesi quindi ha potenti proprietà riequilibranti.(Nel film: il verde matrice che è appunto al centro tra il mondo degli umani e dei robts e proprio grazie ad esso verrà riequilibrata la perenne lotta tra le due razze, tramite la pace).

– Il blu:

rappresenta l’intelletto, la verità ed induce all’introspezione.(Nel film: è assegnato agli uomini che conoscono la verità solo se portati nel mondo reale; inoltre la liberazione viene eseguita su quei soggetti che fanno appunto introspezione).

Sin dalla civiltà Minoica fino ad arrivare ai giorni nostri, l’uomo ha sempre attribuito valori e significati ai colori, conseguentemente concluderemo questo articolo limitandoci ad analizzare le affinità tra la saga dei Bros. e simbologie dei colori nell’antichità:

– Il nero:

è da sempre stato associato all’immagine del caos primordiale, all’assenza di luce, alle tenebre, al mistero e l’ignoto, quindi colore matrice, utero gestionale da cui nacque il tutto.(nella saga: la terra annegata dalle tenebre dell’oscurità, partorirà un nuovo mondo virtuale). Ma tale colore fu anche simbolo di rigenerazione, Ulisse, Ercole, Giona sono alcuni degli eroi che dovettero optare per una regressione nel nero(morte) per poter tornare carichi di virtù sovraumane.(Nella saga: Neo tornerà in matrix con poteri sovraumani, solo dopo aver conosciuto la realtà di un mondo oscurato).

– Il bianco:

eternamente affiancato alle manifestazioni divine, di fronte le quali gli esseri umani non riuscivano a sostenere lo sguardo (luci, lampi, bagliori, ecc.) è il colore della verità assoluta.(Nella saga: Neo verrà irraggiato da un’accecante luce bianca per accedere alla sorgente, ove l’Architetto gli esporrà tutta la verità).

– Il verde:

simbolo di rigenerazione infinita, per la perpetua rinascita di raccolti e vegetazione, causa ciclicità delle stagioni.(Nella saga: per garantire un corretto funzionamento della stessa, la verde matrice è perennemente ricaricata).

– Il giallo:

per le sue ovvie affinità cromatiche con l’oro, fu simbolo di potere in tutte la civiltà.(Nella saga: è il colore assegnato al Merovingio, il quale nonostante la rigidità del sistema matrix è riuscito a ritagliarsi una considerevole posizione di potere).

Mentre i significati attributi ai restanti colori non si discostano molto da quelli della cromoterapia, acquista particolare importanza l’arcobaleno, considerato nella sua completezza. Infatti, nella Genesi esso rappresenta l’emblema del patto tra Dio e gli uomini stabilito alla fine del diluvio.(Nella saga: l’accordo di pace tra Neo(uomo/ribelle) e Deus ex-machina(robot/divinità) conclusosi sotto una pioggia incessante, verrà sancito da Sati attraverso la creazione d’un cielo da mille colori).

In ogni caso, ognuno tragga le proprie conclusioni ma solo dopo aver preso in considerazione l’evidente passaggio di colore di fondo, da intensamente verde a intensamente blu, avvenuto dopo il reload finale:

Il presente articolo finisce qui, ma non termina tuttavia l’interpretazione dei colori utilizzati dai Wachowski come icone dei loro mondi.Ci aspettano altri viaggi all’interno dell’universo cromatico della matrice, per comprendere appieno il significato e l’importanza dei colori utilizzati nelle varie scene della trilogia.
Un viaggio verso abiti, oggetti e luoghi che fornirà quindi ulteriori elementi interpretativi della saga.

A presto.

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