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[spostato[ Concezioni del divino...

Salve.

Mi inserisco in questa discussione anche se, ammetto, non sono certa di aver intuito perfettamente la questione. Do quindi un parere assolutamente "comune" e banale, e non intendo accostarmi minimamente alla profondità filosofica di ericrap [e lo dico senza la minima ironia: sono iscritta in filosofia, e spero un giorno di avere la tua cultura, ti ammiro tantissimo!!!].

Io credo che lairbox si stia avventurando in un sentiero molto pericoloso: mischiare speculazione con la vita quotidiana, e forse, oserei dire patologica, è assurdo. Si parla di dio come l'essere trascendente, non come quel "simpatico bastardello" che combina gli scherzetti ad un uomo comune. Lairbox, tu credi di aver visto dio, e non posso ovviamente smentirti: io non credo, quindi non posso minimamente comprendere cosa significhi provare fede.

Guarda se tu intendi Dio come essere onnpotente e trascendente questo, mi rincuora dirtelo, non esiste. L'immagine di Dio avviene attraverso la scelta, noi riusciamo a vedere Dio tanto più mettiamo in discussione il nostro scegliere, e nell'affrontare me stesso nella via più dura, ossia quella patoligica, ho compreso che solo tramite le scelte tutto si vede sotto una luce od un'altra. E tutto è relativo. Persino Dio, se io dio e Gesù non esistono, voi rabbrividite mentre un musulmano non fa una piega. Stessa cosa quando noi parliamo mi Maometto e degli altri culti, non ci fanno nè caldo nè freddo. E' solo questione di quanto sia penetrata in noi l'idea del Dio onnipotente e del figlio salvatore. Immagini sinceramente, che ho messo in discussione fino ad abbandonarle, per abbracciate una concezione più razionale e umana. Questa visione mi permette di guardare molto più in la con le cose e i doni che mi arrivano di giorno in giorno sono tanti e ricchi. Per questo lo ringrazio, questo fantastico player di dadi.

La tua non è stata una visione divina, secondo il mio modestissimo parere, ma il risultato di eventi traumatici della tua vita che ti hanno portato a voler a tutti i costi fermare la morte e trovare un senso alla tua vita, un senso che hai costruito tu stesso. Un senso che, come la religione che attacchi tanto duramente, ti da la speranza e ti consente di esorcizzare la paura per la morte.

E' per questo che io, cosa che vado ripetendo dall'inizio, nel mio mondo sono Dio come tu nel tuo. Quello che dico è di cercare di stare coi piedi per terra. questo è il segreto ultimo, cercare di non andare alla ricerca di miracoli, ma farseli in casa da soli. Questo è la vera essenza di essere Dio, riuscire ad amalgamarsi e evolvere il mondo e col mondo in un abbraccio. La visione Cristiana di Dio è un frutto dell'immaginazione umana. Bibbia e vangeli non sono stati scritti dalle mani di Dio ma dalla saggezza dell'uomo, saggezza che comunque non nego. Ma che anch'essa evolve.

Ma non è così semplice. La vita non ha un senso, e tantomeno un ordine divino. Ci sono troppe contraddizioni, troppa confusione. Accetta l'idea di aver vissuto esperienze assolutamente personali e create da te, e sarai veramente libero. Non correre dietro alle manie di grandezza, alla voglia di essere speciale. Nessuno di noi ha visto dio, nessuno ha in mano la soluzione contro la morte.

No non sono speciale, non voglio affermare questo, ma ci sono certe verità univoche, come che 1+1 fa 2, le quali mi hanno dato la dimostrazione tangibile che la mia teoria è vera. Affrontate Fibonacci, la sezione aurea prima di dire che sono buffonate, dopodichè magari se volete posso riaffrontare le vostre perole-playerlessità insieme. Almeno per gioco, perchè alla fine negare le cose così non porta a nulla. Per negare bisogna sapere di cosa parlo, tu mi hai a più riprese detto che non sai di cosa sto parlando ma sai che ho torto.. Diabolico no' :devil:

Siamo umani, lairbox, accettalo.

Siamo tutti figli di Dio e in quanto tali possiamo, anzi DOBBIAMO almeno ambire alla sua grandezza.

Sempre che dio esista. Potrei citarti Smith: illusioni, capricci della percezione, per tentare di giàstificare un'esistenza priva di significato e scopo. I wachowschi non erano cospiratori: loro dimostrano che la fede serve sempre a qualcosa, e che se esiste il divino, esso verrà fuori anche in modi non programmati in precendenza. Ma io non ci credo. Preferisco pensare che Neo sia l'uomo che convince le macchine a scegliere la pace. Nessuna valenza mistica. Niobe l'ha detto: io credo in te, non nella profezia. Ma nel film, viene dimostrato tutto il contrario

Il bello è che nel film non viene dimostrato niente,ma assolutamente niente, chi crede in una cosa penserà una cosa e chi crede nell'altra riuscirà a trovare giàstificazioni per l'altra. La visione dall'alto è che l'universo è ambiguo, e lo è per mantenere in vita la scelta e la curiosità che ci mantiene vivi, che sia essa ad un livello subconscio (dormiente) o che essa sia a livello attivo (red pill, I love candies...sempre pillole rosse). Per quello che vedo la bellezza dell'opera come anche una chiave per aprire le menti al dualismo che permette di vedere le cose in maniera più saggia. Dopotutto i Wachowschi si augurano una fusione delle religioni, un culto evoluto, parole loro, il quale riunisca nella pacifica convivenza dei popoli, cosa che stava facendo il precedente Papa... che purtroppo è morto.

Sul sacrificio: Neo si sacrifica perchè è l'eletto, perchè sa di doverlo fare. Ma nella nostra vita, il sacrificio parte dall'uomo, e ha uno scopo. Il destino non esiste, nessuno è scelto. E se gli eventi dovessero portarci ad una scelta obbligata, abbiamo sempre la facoltà, se ce ne rendiamo conto, di imboccare il sentiero "sbagliato"

Come dice Gesù:"Ama il prossimo tuo come te stesso", di certo sacrificarsi non è un esempio di amore per se stessi, questo è l'elemento cardine di tutto ciò che ho imparato dal nostro attuale credo, io posso metter in discussione ogni cosa. Se voi dite che è patologico aver imparato a stare al mondo, avere più confidenza col prossimo, sapersi far rispettare e amare. Allora sono molto malato. Di questo devo ringraziare quel lume (della ragione) che mi ha convinto ad ascoltarlo. Sarà ma a me, nel mio piccolo mondo, quel lume assomiglia tanto a Dio, per quello che ringrazio Lui per avermi insegnato questo. Probabilmente è stata mia madre da lassù, o da dentro al mio cuore a farmi ragionare per salvarmi.

Scusa Juli stamattina veramente non avevo tempo.... non è che non volessi o non avessi argomenti. Ho la media di un'ora di straordinario al giorno!

No, è diverso.

Lui parte dalla convinzione di avere ragione, convinzione nata da una esperienza personale particolare, che lo ha illuminato, ma di fatto non ha prove per dimostrare che questa esperienza non sia avvenuta soltanto nella sua mente.

Io dico soltanto il mio parere, e se avessi quotato tutto il post, invece di prendere una frase a tua convenienza, saresti stato più onesto.

La tua non è stata una visione divina, secondo il mio modestissimo parere, ma il risultato di eventi traumatici della tua vita che ti hanno portato a voler a tutti i costi fermare la morte e trovare un senso alla tua vita, un senso che hai costruito tu stesso. Un senso che, come la religione che attacchi tanto duramente, ti da la speranza e ti consente di esorcizzare la paura per la morte.

Io non dimostro nulla, semmai attacco l'indimostrabilità delle sue affermazioni, che si basano su emozioni e visioni riscontrabili soltanto su un piano personale.

Se proprio vuoi attaccarmi, dimmi che sono OT o che sono stata aggressiva, ma non mettermi sullo stesso piano.

😉

Quindi, tu critichi lair dicendogli che quello che ha visto e di cui è sicuro in realtà non lo deve più considerare reale perché tu hai insicurezza e dubbi su tutto, e quindi anche sulle certezze degli altri'
Se uno vede una frana non deve essere certo di quello che ha visto perché tu non eri presente e non l'hai visto'

Cmq, oltre ad essere OT abbiamo anche deviato la discussione elevata che si stava facendo. Certe puntualizzazioni sono inevitabili, però. 🙄 :mrgreen:

Speravo tu potessi capire la sottile metafora divina. il quale si fa vedere solo se voi avete gli occhi per vederlo.. Quando stetti male sentii voci, preghiere persino strascichi di cose poi avvenute a mio nipote nel diretto pomeriggio, ma alla fine di tutto, ormai esausto, mio padre, vedendomi ridotto così mi accarezzò la fronte, quello non era vedere Dio ma sentire Dio che ti parla con i gesti d'amore che vengono dal cuore di chi ti vuole bene. Tornai a ridere dentro come un bambino perchè ero sicuro che stavolta l'avevo trovato e la mia ricerca era finita.

E non c'e cosa più vicina al mondo a Lui di questa. Mi dispiace che pochi lo comprendano. Se le persone lo capissero di più questo sarebbe un reale paradiso...

La mia specialità era il riassunto. :mrgreen:
Quindi, a quanto mi pare di capire, il succo di tutto il discorso è "Aiutati che Dio ti aiuta".
Isn't it'

Non bisogna attendere miracoli da entità che hanno donato il libero arbitrio e che quindi è raro che intervengano, ma ognuno deve darsi da fare e non restare in attesa.
Insomma: "Sii il tuo miracolo" (cit. da "Una settimana da Dio").

Poi parli di Dio che si fa vedere solo a chi ha occhi per vederlo, o meglio, chi ha davvero la volontà e la necessità di vederlo.
Ma, citando sempre "Una settimana da Dio", "Da quando le persone sanno quello che vogliono'". Perciò Dio è visibile e si rivela solo a chi è realmente convinto e determinato, chi realmente vuole vederlo o è in qualche modo pronto ad accoglierlo. Ed evidentemente sono molto pochi.

Va bè, se non c'ho capito un'acca aspettiamo che ripassa ericrap che si ricorda pure la Bibbia meglio di me e può fare anche citazioni un pò più colte delle mie 🙄
:mrgreen:

La mia specialità era il riassunto. :mrgreen:
Quindi, a quanto mi pare di capire, il succo di tutto il discorso è "Aiutati che Dio ti aiuta".
Isn't it'

Non bisogna attendere miracoli da entità che hanno donato il libero arbitrio e che quindi è raro che intervengano, ma ognuno deve darsi da fare e non restare in attesa.
Insomma: "Sii il tuo miracolo" (cit. da "Una settimana da Dio").

Poi parli di Dio che si fa vedere solo a chi ha occhi per vederlo, o meglio, chi ha davvero la volontà e la necessità di vederlo.
Ma, citando sempre "Una settimana da Dio", "Da quando le persone sanno quello che vogliono'". Perciò Dio è visibile e si rivela solo a chi è realmente convinto e determinato, chi realmente vuole vederlo o è in qualche modo pronto ad accoglierlo. Ed evidentemente sono molto pochi.

Va bè, se non c'ho capito un'acca aspettiamo che ripassa ericrap che si ricorda pure la Bibbia meglio di me e può fare anche citazioni un pò più colte delle mie 🙄
:mrgreen:

10 per il riassunto! Mrmean promosso alla classe successiva! 😀

Eh quel film, nel suo piccolo ironizzare, di spunti di riflessione ne tira fuori tanti come giàstamente hai notato. Io ho solo affrontato Dio, ho voluto capire perchè tutto va così, ero arrabbiato perchè non capivo, e più non capivo più mi arrabbiavo con lui. Alla fine di tutto ho capito che lui ci ha aiutato, ci ha dato una testa 2 braccia e soprattutto 2 gambe e ci ha detto "Ora correte"...

Mi ricordo quando da piccolino mi provavano ad imboccare, lo sapete, per me non c'era cosa più insopportabile. Prendevo il mio cucchiaio a un anno e mezzo e nel casino volevo imparare. Se per caso mia madre si azzardava ad aiutarmi prendevo il piatto e la minestra volava! Volevo imparare ed ero cocciuto e determinato a farlo. E mia madre rideva nel vedermi...

Come analogia, se Dio venisse giù e facesse tutto per noi, siamo sicuri che avremmo lo stesso sapore di soddisfazione nel vivere la nostra vita' Sarebbe o no l'inferno, nel quale saremmo privi di obiettivi, di progetti per il futuro e di sogni'

Dante porte nell'inferno tutta quella gente che insegue la fiammella, maledicendo Dio e imprecando. E' il girone più vasto dell'inferno, la gente che aspetta che tutto sia pronto e che qualcun'altro che stanno maledicendo li salvi. L'ignoranza più totale fatta essere vivente.

Bisogna meditare sempre ed imparare ad evolvere senza sognare di arrochirsi in un mondo senza futuro. Ed è per questo che la nostra morte corrisponde poi ad una immediata rinascita nello stesso mondo... è la scelta che non può morire, noi siamo scelta. Per questo siamo eterni, questo è il mio segreto.

Quindi, a quanto mi pare di capire, il succo di tutto il discorso è "Aiutati che Dio ti aiuta".
Isn't it'

Aiutati che tanto nun te aiuta nessuno. Ricorda infatti che Dio è onnipresente, quinni, se voleva te aiutava prima.

:skull:

Quindi, a quanto mi pare di capire, il succo di tutto il discorso è "Aiutati che Dio ti aiuta".
Isn't it'

Aiutati che tanto nun te aiuta nessuno. Ricorda infatti che Dio è onnipresente, quinni, se voleva te aiutava prima.

:skull:

Non guardare a Dio in termini di interventista o no.
Dio più che altro ha dato delle indicazioni, e le scritture sono una guida che può essere utile ad imboccare la strada giàsta e a fare le scelte giàste.
Tramite le scritture Dio ci mostra la via, ma è ognuno di noi che deve imboccarla. E' questo il libero arbitrio: Dio rivela quanto basta per credere, ma non troppo per non essere costretti a credere :morole-playerh:

A me piace pensare le cose in modo semplice: dio c'è, o non c'è.

Se c'è, allora dimmi che tipo di entità è. Perchè quella che descrivi tu, non mi sembra un'immagine divina, semmai una sorta di connessione positiva tra te e il mondo. Che, a mio parere, hai voluto interole-playerretare come un fatto divino. Ma il sentirsi bene, il provare affetto, non è una questione divina, altrimenti non si spiega come anche chi non creda possa provare simili sensazioni.

Per il resto concordo, con te: un mondo dove tutto è prestabilito e determinato dall'alto, è l'inferno, è un mondo che non vale la pena vivere. Ed è per questo che l'uomo ha il dovere di scegliere, anche nel suo piccolo.

Ed è tutto lì, non credo ci sia nulla "sopra".

Quanto al fatto che tu puoi avere ragione o meno, non sono io a doverlo stabilire. Non ho detto che le tue teorie sono buffonate, perchè non ho gli strumenti. Ho detto soltanto che a mio parere dio non esiste, quindi non l'hai visto. E sopra ti ho spiegato quello che secondo me hai visto.

Il tempo, darà ragione a qualcuno di noi 😉

A me piace pensare le cose in modo semplice: dio c'è, o non c'è.

Se c'è, allora dimmi che tipo di entità è. Perchè quella che descrivi tu, non mi sembra un'immagine divina, semmai una sorta di connessione positiva tra te e il mondo. Che, a mio parere, hai voluto interole-playerretare come un fatto divino. Ma il sentirsi bene, il provare affetto, non è una questione divina, altrimenti non si spiega come anche chi non creda possa provare simili sensazioni.

Tu perli di un Dio cristiano, quello della chiesa, io parlo di Dio.. quello che trascende ogni cosa, ogni credo antico e, persino le scritture, che non sono altro che opere umane, Dio è qualcosa di immane, è tutto, il diavolo persino agli occhi degli stolti... Dio è evoluzione e scelta. Ma è anche la ponderazione e lo stare con i piedi ben saldi per terra. Per me questo Dio, che non è assolutamente cristiano, anzi ti direi tutt'altro, è qualcosa che ti ispira a trovare quello che non va in te e migliorarti per vivere meglio la tua vita. Dio è lo scopo stesso di vivere.

Quanto al fatto che tu puoi avere ragione o meno, non sono io a doverlo stabilire. Non ho detto che le tue teorie sono buffonate, perchè non ho gli strumenti. Ho detto soltanto che a mio parere dio non esiste, quindi non l'hai visto. E sopra ti ho spiegato quello che secondo me hai visto.

Il tempo, darà ragione a qualcuno di noi 😉

Ciò che ho visto l'ho spiegato ben bene ma non posso obbligarti a vederlo perchè tu devi vedere oltre la banale metafora, sarai tu che se lo riterrrai lo potrai vedere. Io ho capito di averlo visto quando mi sono successe delle cose che trascendono la realtà, quando ho sentito le preghiere, e ho toccato le anime degli altri esseri umani, allora ho capito id aver toccato Dio. Poi nessuno sa ancora spiegare come ho potuto descrivere quello che era successo il pomeriggio a mio nipote senza che nessuno lo sapesse. Mia sorella è semplicemente sbiadita e il mio dottore mi ha spiegato che certe "uscite" da parte della mente non sono ancora del tutto scientificamente spiegabili.
Poi vedrai... dammi tempo anche io ho bisogno dei miei tempi per capire che cosa sto facendo della mia vita. Per quello che non mi ostino a lavorare giorno e notte alla redazione di quel che tu sai.

E' questione di fede, e scusami se ho sminuito le tue posizioni. Evidentemente tu ce l'hai, e interole-playerreti l'energia come fonte divina. Io la interole-playerreto come terrena, anzi spesso nemmeno la vedo. Purtroppo dio è qualcosa che non può essere nè mostrato, nè spiegato. Ci credi, o non ci credi.

Quanto alle tue esperienze, poi, come ho detto, sarà il tempo.

E' questione di fede, e scusami se ho sminuito le tue posizioni. Evidentemente tu ce l'hai, e interole-playerreti l'energia come fonte divina. Io la interole-playerreto come terrena, anzi spesso nemmeno la vedo. Purtroppo dio è qualcosa che non può essere nè mostrato, nè spiegato. Ci credi, o non ci credi.

Quanto alle tue esperienze, poi, come ho detto, sarà il tempo.

Ti dirò io penso che non è una questione di fede. Io lo vedo come una cosa piuttosto terrena, come ho detto prima sei ancora troppo attaccata allo stereotipo cristiano e non riesci a pensare a qualcosa di diverso. Io invece lo vedo come qualcosa di più terreno, tangibile e semplice, ossia un mio ideale a cui devo ambire, una parte del mio potenziale. Non come un signore onnipresente e onnipotente. Per quello che non lo descrivo come qualcosa di così assoluto ed impossibile. A livello pratico infine si può parlare di Dio come un concetto che ti ispira a progredire. Ci sono persone che nel solo intravederlo hanno preso paura, perchè in questo concetto come si vuol dire, esiste anche una notevole variabile di cambiamento che ti sfida, io l'ho voluto sfidare conoscendo anche i lati più oscuri e tristi di me stesso per capire fino in fondo quanto è determinata in me la volontà di progredire e cambiare le cose.

Tutto li...E non prego ma utilizzo il tempo utile a ragionare sul da farsi id giorno in giorno.

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