WhatIsTheMatrix.IT – Il Sito Italiano su Matrix

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simbologie

Se continui a citare Baudrillard ti consiglio di leggere il mio articolo che ho scritto su di lui negli archivi di Zion. 😉

Se mi posso permettere di difendere le mie teorie (e quelle degli altri in questo forum), visto che ci hai sottolmente tacciati di banalità, ti posso dire che è molto facile citare filosofi o riportare provocazioni che altre persone (Baudrillard in questo caso) hanno lanciato quando scrissero i loro libri/saggi, ma nella tristezza della nostra banalità quello che diciamo rimane comunque nostro non sono frasi di qualcun'altro che noi riportiamo alla lettera.

Questo perchè tu hai citato un paio di frasi di Baudrillard senza però dire come la pensi. Fai sentire anche il tuo punto di vista, interole-playerretaci le frasi di Baudrillard, e poi potremmo discutere su quello che ne viene fuori.

Non farti guidare nei tuoi pensieri da un altra persona (filosofo o scrittore che sia), perchè così facendo mi sa che anche tu devi prendere la pillola rossa.

Ovviamente senza offesa! 😉

Per frequentatori di un forum su matrix,film il cui pregio più grande è quello di porre/proporre allo spettatore domande che vanno al dilà del senso comune e dello stoico "in medio virtus stat", ho trovato che alcuni argomenti risultano essere lievemente banali....

basta con osservazioni da chi vive ancora nella matrice:
take the red pill!!!!!

Perdonaci sommo no per non aver compreso appieno il significato intrinseco delle tue parole...del resto la nostra mente è meno vincolata della tua a paramentri di perfezione...e...purtoppo sebbene questo sito abbia alterato le nostre coscienze, restiamo irreversibilmente umani...ergo..alcune delle tue osservazioni potremo comprenderle, altre no!!!

Ho trovato molto interessante lo spunto di no. Molto interessante. Iniziare un thread con una provocazione sibillina è prassi poco ortodossa (e forse al limite del regolamento). Eppure l'efficacia di un post non si misura sempre dalla chiarezza del concetto che esprime.

Il riferimento alle simbologie, citando una frase di Baudrillard e tirando in ballo il fatto increscioso delle Torri Gemelle, forse non è stato colto appieno. Probabilmente il punto più interessante risiede nel riferimento al "pensiero unico", che paradossalmente risiede proprio nell'imposizione di una verità multisfaccettata, nel dominio del relativismo etico/morale che ha sostituito le ideologie del passato (marxismo e capitalismo) imponendosi come il protagonista del nuovo millennio.

Il pensiero unico che, con l'intento di distruggere gli assoluti morali, ne crea uno esso stesso, e se vogliamo ancora più pericoloso perché strisciante: la morale del sé. Una morale di cui ciascuno di noi è signore e padrone. Una morale per la quale diventiamo noi stessi, non in quanto società ma in quanto individui, artefici del nostro destino. A discapito degli altri, che diventano solo nostri "concorrenti" nella giàngla darwiniana.

Soffermiamoci sulla simbologia. E prendiamo con le pinze l'ultimo post di no. Forse il suo tentativo di "difendersi" dal "freddo" bevnvenuto si è tramutato in un pot pourri di teorie, citazioni e spunti interessanti ma "scollati".

Restiamo alla simbologia.

La realtà è prospetticamente relativa. Ma la verità... può essere per definizione RELATIVA'

Secondo me il problema sta tutto nella natura umana.
Provo a spiegarmi :
l'uomo prova delle emozioni,(gioia dolore sofferenza rabbia), ed è proprio a causa di queste emozioni, che spesso si comporta come non vorrebbe.Tutti idealmente vorremmo essere amici cooperare vivere in fratellanza, in un mondo giàsto per tutti, questo almeno fino che qualcuno o qualcosa non turbi la nostra sfera emotiva.
In quel momento infatti l'uomo potrà essere preparato quanto vuole ad annullare le sue emozioni, ma a seconda di quanto sia più o meno forte questa "invasione emotiva" egli prima o poi reagirà d'impulso cedera alle sue emozioni, o peggio tenterà di sopprimerle covandole di nascosto fino a che non le lascierà esplodere tutte insieme.
Ora ci sono certi individui (anche loro soggetti alle stesse regole), che si trovano in una posizione dalla quale riescono a sfruttare amplificare ed incanalare le emozioni degli altri individui per dei loro scopi, credendo così di essere loro a dirigere gli altri ,ma non rendendosi conto di essere a loro volta schiavi delle proprie emozioni.
Per non parlare poi del fatto che l'uomo è mortale, per quanto lunga possa essere la sua vita sa che prima o poi finirà , per questo motivo tende a ragionare sempre entro ai limiti della sua vita.
Se invece fosse Immortale, se fosse sicuro di non morire mai, e di dovere quindi condividere per sempre la sua vita con tutti gli altri individui ,allora forse sarebbe più tollerante, e attento, perchè saprebbe che tutte le sue azioni compiute (buone o malvage che siano), si ripercuoterebbero prima o poi sempre su di lui in prima persona.
Ma come dicevo prima l'uomo non è immortale, ed è schiavo delle sue emozioni per cui reagisce, cerca di controllarle, non tenendo conto che certe sue azioni porteranno del bene nella sua vita, ma potrebbero portare molto male nella vita dei suoi pronipoti.

Konte dice che bisogna scoprire il PERCHE' , ed ha ragione, ma non è per niente facile........

Scusate per questa serie di frasi sconnesse, ma sono un tipo molto emotivo......

Eccoci....Finalmente ci siamo........
Dopo aver affrontato le prime difficoltà e le dovute diffidenze, finalmente incontro Morole-playerheus,l'uomo che cercavo......
l'uomo della plillola rossa...
l'uomo che ha creato tutto questo......
Non era sicuramente la smania di arrivare al vertice che mi spingeva a tale ricerca,ma piuttosto la curiosità d'incontrare il creatore ,vuoi perchè mio coetaneo,vuoi per comprendere il perchè....
Sicuramente i motivi saranno stati molteplici,ma credo,spero che al fondo ci sia stata anche l'immancabile voglia che accompagna tutti i creatori.....
SPERIMENTARE
Un esperimento mentale aperto a tutti per conoscere gli effetti che Matrix ha prodotto sulla coscienza comune,per svilluparne i temi ed andare oltre......
La trilogia stessa (e per assonanza la parola trilogia me ne richiama alla mente un'altra: trinità-non mi riferisco al film con Spencer ed Hill 😀 -), è essa stessa un'enorme cabala dei segni,un unico e grande systema simbolico, che come tale è destinato alla scomparsa,ma attorno al quale possono essere instaurate forme di scambio (simbolico) intelletuale.
Interazione che assume la forma del dono puro e semplice ,dell'annientamento del valore (economico) di scambio,in cui tutto si dà per niente e non c'è scarto su cui innestare un feedback di causa-effetto,un movente razionale che lasci adito a calcolatorie sempre sospette...
Un posto in cui c'è spazio per qualcosa che langue ovunque: la fede.
Quella di Morole-playerheus nell'eletto,quella stessa che ci lascia convinti che le cose potrebbero essere diverse...
Che l'esperimento abbia inzio quindi,miei nuovi compagni.....

Se continui a citare Baudrillard ti consiglio di leggere il mio articolo che ho scritto su di lui negli archivi di Zion.

Lo avevo già letto e l'ho trovato mooolto interessante......

Non farti guidare nei tuoi pensieri da un altra persona (filosofo o scrittore che sia), perchè così facendo mi sa che anche tu devi prendere la pillola rossa.

Scusate la mia fissa per baudrillard ma è un autore che amo e di cui ho letto quasi tutto...
Per quanto riguarda la pillola rossa,spero me la offriate presto... :fumato:

Questo perchè tu hai citato un paio di frasi di Baudrillard senza però dire come la pensi. Fai sentire anche il tuo punto di vista, interole-playerretaci le frasi di Baudrillard, e poi potremmo discutere su quello che ne viene fuori.

Dire come la penso.....non è facile senza capire bene come la pensate voi.....proporrò argomenti più chiari.....

Perdonaci sommo no per non aver compreso appieno il significato intrinseco delle tue parole...del resto la nostra mente è meno vincolata della tua a paramentri di perfezione...e...purtoppo sebbene questo sito abbia alterato le nostre coscienze, restiamo irreversibilmente umani...ergo..alcune delle tue osservazioni potremo comprenderle, altre no!!!

Apprezzo l'ironia....in verità so benissimo di essere un c****one,ma anche quelli a qualcosa serviranno pure,no' 😀
E' comunque una questione di linguaggio: essere un pò enigmatici può servire a tastare il terreno,a capire che tipo di linguaggio sia più adatto e meglio recepito.

E' comunque una questione di linguaggio: essere un pò enigmatici può servire a tastare il terreno,a capire che tipo di linguaggio sia più adatto e meglio recepito.

Certo concordo con te in fondo queste sono le basi della teoria organizzativa attuale.
Sono un pò più confuso in merito al tema del topic rispetto all'ultima volta che ho postato perchè proprio oggi ho finito di leggere (e ho iniziato ieri... 😀 ) "se pensate che questo mondo sia brutto..." di P.K. Dick e sinceramente mi ha lasciato... ehm... così -------> :ommioddio:

L'errore che commettiamo noi è guardare le cose da un solo punto di vista o, meglio ancora, cercare un solo punto di vista dal quale quella determinata cosa è giàsta.

Concordo con Adam quando dice che tutto è basato sul nostro essere "umani" e perciò dotati di emozioni che talvolta come dice L'Architetto soffocano ragione e logica. E' proprio il nostro essere imprevedibili rispetto alle circostanze che non può farmi pendere da una parte o dall'altra!

Non so se mi sono spiegato, ma spero di si, altrimenti cestinate il post!!

L'avventura simbolica della trilogia è indubbiamente il principale tratto caratteristico dell'opera dei WB!
Paradossalmente però tale caratteristica peculiare è stata quasi del tutto ignorata o non compresa dai più, tanto da sminuire notevolmente il valore intrinseco dell'opera.
Sicuramente tra le motivazioni che hanno portato a tale risultato vi è innanzitutto l'incapacità di guardare oltre le apparenze, la volontà di tramutare la comprensione in mera osservazione, frutto di una cultura dedita al culto dell'immagine in sè, dove l'immagine diventa il principio e la fine dell'essere!
La costante manipolazione mediatica tendente all'uniformazione dell'indiviuo e alla sua trasformazione in un codice a barre, infatti, relega le diversità concettuali in ghetti culturali sempre più stringenti, fino a giàngere all'omologazione del pensiero in un ottica unidirezionale.
Tuttavia, sacche di resistenza ideologica continuano a sopravvivere nei meandri della societa, ponendosi, in virtù della loro stessa esistenza, come la vera culla dell'uomo.
Ma è davvero così'
Può davvero il simbolismo culturale essere figlio del dialogo e della comprensione'
O tenderà invece alla disgregazione culturale e alla frammentazione ideologica, causa di incomprensioni e violenze'
L'11 settembre è frutto delle contrapposizioni culturali o della mancanza di comprensione culturale'

Il pensiero unico e la cultura del Sè si pongono invece come l'alternativa alle diaspore concettuali che hanno caratterizzato lo scorso secolo e che pervaderanno quello attuale, sintesi di pacifica omologazione in altrenativa alla violenta contrapposizione ideologica.

Concordo con Adam quando dice che tutto è basato sul nostro essere "umani" e perciò dotati di emozioni che talvolta come dice L'Architetto soffocano ragione e logica.

Emozioni....
Se ne dovrebbe specificare meglio il contenuto:
emozione a volte può essere sinonimo d'istinto,impulsività (ed è in fondo in questa accezione più bassa del nostro essere umani che siamo legati alla natura e capaci di reazioni non calcolate).
L'emozione come moto interiore,coscienza , sentimento è invece qualcosa di ingannevole.
Vi vorrei invitare a riflettere sul fatto che queeli che noi chiamiamo sentimenti sono in fondo il risultato, rielaborato personalmente, di un prodotto storico e culturale:
basti a pensare a come è cambiato nel corso del tempo ciò che chiamiamo amore,o a come sia nata la "sessualità" e tutta la psicologia che la sorrege ,la aiuta,la favorisce, la cura...La nostra stessa volontà è ormai qualcosa di voluto...

Il pensiero unico e la cultura del Sè si pongono invece come l'alternativa alle diaspore concettuali che hanno caratterizzato lo scorso secolo e che pervaderanno quello attuale, sintesi di pacifica omologazione in altrenativa alla violenta contrapposizione ideologica.

Sintesi di pacifica omologazione in alternativa alla violenta contrapposizione ideologica...
Credo che anche l'omologazione sia in sè stessa una forte violenza...
specialmente perchè tende alla distruzione del diverso....
O peggio , lo tollera ,ma per riassorbirlo ,per annientarlo nell'uguaglianza generale....
Il pensiero unico ha bisogno di sdoppiarsi in coppie oppositive per funzionare: soggetto/oggetto,bene/male,vita/morte, ma ha bisogno del secondo termine non come un guerriero ha in fondo bisogno di un avversario per essere tale.
Semplicemente è relegato al ruolo di contraddittorio:
un guerriero ( se ha onore) non combatte con un non-guerriero.
Riassorbito il contradditorio nella sua dialettica il pensiero unico ipostatizza uno dei due termini - Il bene,la vita,il soggetto-,semplicemente relegando l'altro ad un ruolo marginale...
La ciliegina sulla torta è che poi tale systema di pensiero possa definirsi tollerante e pluralista......
La matrice si chiude su se stessa....
Quindi massima ricerca della vita del bene e del soggetto.
Sviluppo della cultura del sè:
come si diceva prima,emozioni ,sentimenti,piccole gioe e patimenti quotidiani...
ma anche per lo sviluppo del sè esistono delle tecniche...
Tecniche del sè...
ogni cultura ne ha avute una o più d'una...

E' proprio il nostro essere imprevedibili rispetto alle circostanze che non può farmi pendere da una parte o dall'altra

!
Essere imprevedebili può essere sinonimo di essere al di fuori di griglie di razionalità'
Sopratutto oggi.....
Sopratutto ora...
Ma queste griglie sono applicabili pressochè ovunque,e sfuggire,scollegarsi,in qualunque paese si viva,e comunque la si pensi è cosa ardua...forse la soluzione sarebbe proprio non pensare (cosa per noi quasi impossibile)..
Ma forse ad essere importante è questa tendenza nel cercare di mantenersi al di fuori di systemi sovrastrutturali di razionalità...
Questa tendenza potremmo chiamarla "atteggiamento"...

E' importante,credo,notare come sia tale “atteggiamento”( inteso in un senso più ampio dal relegato ruolo a cui è stato spesso costretto da un certo tipo di psicologia),a costituire in fondo quella che può essere chiamata L'etica di una persona, la “sua” etica.
Ed è altrettanto importante considerare quale ruolo abbia oggi questo Ethos (nel senso greco del termine), che secondo l’ultimo Foucault doveva condurci al superamento della società del controllo, ed alla elaborazione di nuove tecniche del sé, meno suscettibili di essere inserite in meccanismi razionali e di potere altamente centralizzati ed in via di cristallizzazione, e più adatte a garantire un autoelaborazione creativa del sé, che si manifestasse infine nel lavoro collettivo per la creazione sociale di un nuovo “noi”, aperto ed in continuo cambiamento.

per finire:
credo di essere PARANOICO!!!!!!! 😯

OT per rilassare il Topic 😉 😉 😉

per finire:
credo di essere PARANOICO!!!!!!! 😯

Tranquillo io è da una vita che continuo ad essere seguito!!!!Ma adesso per favore potreste parlare più a bassa voce che qualcuno potrebbe ascoltarci!!!!!! 😯 😯 😯 😯

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