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Le vie di Matrix

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Ufficio Metacortex - orario indefinito
Matrix
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Keanu si sfrega nuovamente la corta barba incolta, gli occhi marroni scrutano adesso vivaci White in modo inperscrutabile, l'ira che prima era emersa magmatica da sotto la sua fredda superficie per il momento si sopisce mentre lui riprende il controllo delle sue emozioni.

La tensione nella sala è al suo climax, anche gli agenti finora silenziosi trattengono il respiro sommossamente, solo White sembra a suo agio, compiaciuto del messaggio di embargo che aveva appena comunicato......

Keanu torna con la mente alla riunione del Consiglio, lo scoppio nel plant aveva instillato il panico nei consiglieri di Zion, lui era lì apposta per riallacciare i rapporti, ma la sensazione era troppo di chiusura, non vi era spazio apparente per una trattativa, non quella certo auspicata dal Consiglio. Sarebbe tornato a casa con un fallimento colossale da gestire, anche se White non era stato per certo inviato per discutere e non si sentiva colpevole della piega assunta dagli eventi...........

Non sarà tuttavia facile con le tensioni politiche in corso su Zion prospettare un blocco totale degli accessi........il consiglio come ritorsione massima aveva supposto un cordone sanitario di seppie oltre il perimetro di connessione.......

Nessuno dei consiglieri aveva pensato che le macchine avrebbero bloccato gli accessi a Matrix.......qualcosa non tornava..........evidentemente qualche aspetto del problema era a loro oscuro e non sarebbe stato certo White a renderlo più limpido.......

*Cazzo sarà dannatamente difficile fare digerire tutto questo!!!!*

Nel mentre Ianus si avvicina piano a lui, come timoroso di urtare la sua concentrazione, sussurrando con un filo di voce appena percettibile:

<Penso sia una questione da diplomatici...meglio andare e riferire in fretta al consiglio>

Keanu fissa ancora in silenzio per un lungo istante l'asettica sala, improvvisamente tutti quei riflessi metallici gli danno la nausea e distoglie gli occhi dalle superfici a specchio.....

Incrocia con lo sguardo, esteriormente inflessibile come sempre, Alfred, sapendo che in lui e nella sua guida sicura il cadetto cerca le risposte che in quell'incontro nessuno gli avrebbe dato.

Hard1 intanto alle sue spalle si era mosso in modo elegante, quasi inoffensivo per la sala, Keanu lo vede adesso al suo fianco, di nuovo immobile, anche lui gli sussurra un breve messaggio, quasi un incitamento:

<Andiamo'>

Il capitano torna a fissare ironico e serafico l'agente portavoce:

<<Tranquillo agente White, penso che con tutti i nostri limiti celebrali abbiamo compreso perfettamente il messaggio, che sarà riferito nella sua integrità e completezza al Consiglio di Zion........tuttavia posso anticipare che l'entità della sanzione mi sembra sproporzionata rispetto allo stato attuale dei rapporti reciproci e delle scarse prove che avete in merito ad un nostro presunto coinvolgimento nell'attentato.>>

White riprende a parlare nel suo cupo tono metallico, la luce delle lampada alogene riverbera sulle lenti scure dei suoi occhiali alla moda, impeccabili come il resto del suo look da convention di multinazionale:

<<Signor Reeves, ripeto che questo non vuole essere un incontro di piacere......
Non ci aspettavamo da parte del Consiglio apprezzamento, ma pretendiamo da esso, da voi tutti cooperazione ed obbedienza.......
Neppure noi vogliamo tornare ad uno stato di conflitto, durante la tregua dobbiamo ammettere che la produzione energetica si è stabilizzata ai suoi massimi livelli, le culture nei campi sono floride e copiose, i prelievi mirati di blue pill condivisa con i vostri emissari non inficiano la produttività, anzi la favoriscono.......
Ma tutte queste considerazioni non valgono al punto da permettere ad un agente estraneo di minicciare il nostro livello di controllo.....noi scoveremo questo virus e lo elimineremo senza pietà o rimpianto.......e non vogliamo alcuna interferenza durante le nostre indagini.....credo signori che a questo punto non ci sia altro da aggiàngere.>>

<<Agente White, agenti, credo anche io che la cosa migliore per noi sia di recapitare ai consiglieri al più presto il vostro messaggio.>>

Keanu non accenna convenevoli o saluti, non che qualcuno se gli aspettasse nella sala riunioni, si limita a volgersi verso la porta di uscita, girando le spalle ai tre agenti seduti al tavolo e voltandosi verso i due agenti di fronte alla porta, che si scostano aprendo l'uscio senza un motto o un cenno ulteriore.......

L'equipaggio della Pegasus sfila in silenzio fuori dalla stanza, con una luce cupa comune a tutti i loro occhi, le espressioni serie e pensierose.........il viaggio in ascensore non scioglie i grumi di quel silenzio denso come melassa; Keanu per primo non lo rompe, preferendo restare assorto e silente mentre escono dall'anonimo palazzo uffici, dribblando i due agenti nell'atrio, che li lasciano passare con indifferenza, e scartando senza paura anche le due auto della polizia nel parcheggio di fronte, presenze ostili che avevano presidiato dal basso il regolare svolgimento della riunione.

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Up Town - orario indefinito
Matrix
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Mentre attraversano la strada, avvolti dalla multiforme confusione del traffico pedonale dell'ora di punta, Keanu apre di scatto il cellululare:

<<Operatore!>>

Melchior risponde in un battito di ciglia <<Capitano!>>

<<Punto di prelievo più vicino torniamo a casa Melchior, svelto!>>

<<Cabina telefonica 22esima angolo Main Street, collegamento già aperto!>>

Keanu non può evitare di pensare che quello potrebbe essere l'ultimo collegamento a Matrix per molti mesi a venire........
Il piccolo gruppo compatto solca la folla indaffarata e frettolosa, scendendo lungo il marciapiede gremito della Main Street, l'arteria principale di Up Town, il quartiere degli affari di Mega City........

Mentre incrociano un vicolo, diretti decisi alla cabina del telefono, un movimento dentro le pareti strette e scrostate del viottolo attira il loro sguardo........

Un bambino sta giocando con delle biglie sul selciato unto di grasso e macchie indecifrabili, le mani del fanciullo maneggiano le piccole sfere luminose, trasparenti come delle lacrime, facendole roteare a turno sul manto stradale......
In quel momento il bambino solleva il viso e gli guarda, sorridendo, mentre le biglie continuano a ruotare veloci...........

"E questo cosa significa' un esule' una spia' è fuori posto non c'entra con la situazione... questa missione è durata anche troppo... tutto strano e inquietante"
La sensazione è quella soffocante di qualcosa che si chiude attorno a loro proprio durante la loro uscita. Come se in The Matrix i programmi stiano iniziando la loro guerra personale, cacciando dal campo di battaglia gli esseri umani, coalizioni, disgregazioni, conflitti... roba da diplomatici.
Nonostante la curiosità imperante, e la voglia di approfondire quello strano per così dire fenomeno, il telefono trillava noncurante della situazione. Ianus accenna a muoversi verso il capitano, quasi a incoraggiare tutti verso la cabina.
"Se l'istinto non mente, se è quello che penso... ne vedremo parecchie di cose strane"
<Signore, meglio muoverci, credo che il consiglio necessiti informazioni prima possibile> dice a Keanu, poi pensa
"Oggi sono state gettate le fondamenta per una ripresa delle ostilità, cosa può esserci di peggio'"

[color=cyan:d41d928d9b]Metacortex
Ascensore[/color:d41d928d9b]

*Dannazione nessuno dice niente..., a quanto pare la nostra missione è finita, torniamo a Zion... "con la coda tra le gambe"..., ma del resto non possiamo comportarci altrimenti, ora i consiglieri sceglieranno se obbedire o no agli ordini delle macchine, e le tensioni politiche continueranno ad accentuarsi, prevedo tempi difficili*

La porta dell'ascensore si apre, il gruppo di redpills attraversa velocemente la lobby dell'edifico, per poi portarsi all'aperto in mezzo alla folla del traffico di quella che sembra l'ora di punta.

<<è chiaro che le macchine nonostante la tregua non si fidano di noi...>> dice Alfred rivolgendosi ad H1, <<La tregua si regge su basi molto instabili, basta un leggero sbilanciamento e ci si ritroverà tuto da capo....Chiunque sia il responsabile dell'attentato, di certo è qualcuno a cui fa comodo la guerra tra uomini e macchine.La tregua potrebbe aver spostato su costoro l'attenzione delle macchine, e se la guerra rincominciasse l'attenzione di 01 sarebbe puntata su Zion>>

Girando la testa verso Ianus Alfred continua:

<<Ma chi potrebbe aver bisogno di far spostare l'attenzione su di noi' Gli esuli' Quel tale di cui tutti gli operativi anziani parlano'' il il Merovingio''...non so''>>

Il tono della voce di Alfred era volutamente più alto del normale, quel tanto che bastava perchè il capitano Keanu sentisse i sui discorsi, ma il tentativo sembrava sprecato, Keanu era assorto nei suoi pensieri, e chiamando melchior col cellulare si fece indirizzare verso la Hardline più vicina.

[color=cyan:d41d928d9b]Up Town - orario indefinito
Matrix [/color:d41d928d9b]

Il Gruppo cambio direzione, puntando decisamente verso Main Street, attraversando le enormi strade del centro di Up town, attraversando piazze e vicoli, quando poco prima di arrivare all'angolo tra la Main e la 22°, l'attenzione del capitano keanu viene distolta dai suoi pensieri verso l'interno di un vicolo.
Alfred segue lo sguardo del suo capitano, e vede un ragazzino, che sembra intento a giocare con delle sfere, tutto normale se non fosse per la strana entita delle sfere, quasi eteree che vorticosamente continuano a roteare veloci con un moto quasi soprannaturale.....

Il bambino li sta guardando e sorride, ad Alfred tornano in mente le missioni in paesi poveri, dove per le strade incontrava spesso Bambini pronti al sorriso che gli correvano in contro per ricevere dai soldati qualche caramella o degli Snack, e quasi meccanicamente si rivolge al fanciullo...

<<ehi ragazzino, con che cosa stai giocando'''>>

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Ascensore[/color:2ed610130d]

Ianus interole-playerellato da AA, risponde
<<E' una possibilità, penso che non si possa scartare nessuna eventualità>>
Uscendo dall'ascensore nota le macchine della polizia d cui parlava H1
"Si aspettavano qualcosa, hanno preso ogni precauzione"
Keanu sembra noncurante della situazione

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Matrix [/color:2ed610130d]

Adam si avvicina al bambino, il gruppo si ferma, Ianus odia le interruzioni e gli imprevisti
"Ragiona imbecille, non può farci nulla, è un bambino" dice una sua parte, dall'altra lo assale l'inquietudine quando AA si ferma
"Stupido, sempre la testa alla guerra, ascolta prima di fare qualsiasi cosa... ma forse è solo perchè è la prima volta nella matrice a renderlo così suscettibile... agenti che parlano "amichevolmente"... roba mai vista... la fiera dell'anormalità"
Abbozza un sorriso al bambino, si ricorda del volontariato che faceva all'orfanotrofio, ricordi di un passato perduto, tutto lì rimandava a ciò che aveva deciso non tanto di dimenticare, ma di rimuovere. Il sorriso era artificioso adesso, decisamente forzato, ricordi richiamavano ricordi, e non era affatto piacevole, soprattutto quando si dovevano avere nervi saldi
Nonostante tutto era ancora una persona passionale, anche se per la maggior parte del tempo ragionava come una macchina.
Il capitano Ken sembrava noncurante della situazione, quell'essere troppo assorto non lascia spazio a molte interole-playerretazioni, non era il silenzio del capitano a preoccuparlo, quanto il suo essere assorto...
Il bambino lo guarda adesso per una frazione di secondo, distogliendo lo sguardo da Adam per un tempo impercettibile, quello sguardo sembra bucare prima gli occhiali bruniti e poi la corazza mentale che lo attanagliava.
Immagini...nuovamente immagini... un pò di panico, voglia di andarsene... non aveva paura degli agenti o di altro, aveva paura di sè stesso.
Ianus cerca ora lo sguardo disarmante del bambino, che è completamente concentrato su Adam.

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Up Town - orario indefinito
Matrix
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Alfred quasi meccanicamente si rivolge al fanciullo:

<<Ehi ragazzino, con che cosa stai giocando'''>>

Il bambino guarda sorridendo Alfred, lo sguardo emanato da occhi vagamente orientali, resta però concentrato sulla rotazione vorticosa delle biglie, come piccole meteoriti strappate allo spazio ed imprigionate tra le sottili mani del fanciullo.

Alfred lo fissa con interesse e malcelata curiosità, il bambino è piccolo e minuto, con lineamenti raffinati e leggermente asiatici, corti capelli scuri, occhi neri brillantissimi che ora lasciano pigri il controllo delll'orbita delle biglie (che senza posa ruotano sospese nell'aria, senza apparente alimento fisico alla loro rotazione, omai autonoma ed incontrollata) per incrociare il suo sguardo:

<<Signore se lei come sembra ricerca delle risposte precise ed asaustive dovrebbe formulare meglio le sue domande. Con cosa io stia giocando in questo istante infatti potrebbe essere opinibile, illusorio, momentaneo e comunque irrilevante.
Avrebbe dovuto piuttosto chiedermi cosa sono, dove vado, cosa ricerco..........
Da dove vengo io ad esempio' Dall'illusione o dall'ispirazione'
Sono frutto della realtà e dell'intuizione o dell'irrealtà e dell'immaginazione'
La mia essenza è racchiusa nel mio viaggio, il mio spirito soggiogato al mio scopo, la mia energia focalizzata nella mia ricerca, il mio risveglio contenuto dalla coscienza.
Come vede signore le domande avrebbero potuto essere molteplici e tutte assennate.
Avrebbe anche potuto limitarsi anche a chiedermi, senza migliore fortuna nel qual caso, che cosa stavo facendo con le mie sfere da levitazione.....>>

E nel pronunicare tali parole il bambino ne inverte, con un appena accennato movimento del polso, la rotazione, creando nella polvere pigra del vicolo un leggero turbine di foglie secche e cartacce fuoriuscite da un cestino della spazzatura.

<<Anche in tale caso infatti mio signore, la loro natura trascende lo spessore della sua percezione, ed è fuorviante chiedersi cosa sono, meglio sarebbe, più saggio e composto, chiedersi da dove provengono, chi me le abbia donate e quale funzione esse abbiano negli ingranaggi di Matrix.........>>

Il telefono intanto continua a suonare, inascoltato nella cabina appena dietro l'angolo, l'urgenza di rientrare sulla nave sembra essersi dissipata mentre Alfred fissa sorole-playerreso e spiazzato dalle parole il suo piccolo interlocutore.

Ianus e Hard1 si affiancano al compagno, quasi protettivi nei suoi confronti, non meno sommersi e confusi da quel rivolo di parole, che senza posa stimola i loro cervelli e colpisce i loro sensi.

Keanu si fa avanti, di scatto, con malcelato nervosismo, appena sfumato dietro il controllo dei muscoli facciali, impassibile esteriormente come una mummia ma teso nell'intimo come una corda di violino appena cesellato dal lutaio:

<<Moccioso la tua filosofia potrebbe in altro momento essere di interesse, ma viviamo tempi di urgenza e veloci decisioni.........avrei già interrotto questa conversazione se non avessi citato la Matrice.........vieni al dunque, che ne sai tu dei suoi ingranaggi'>>

Keanu fissa con concentrazione il fanciullo, sicuro che quella piccola ed insignificante figura nasconda più di quanto incontri gli occhi all'apparenza.

*Dannazione, nessuna blue pill può sapere di Matrix, e questo non è di sicuro uno scollegato......*

<<Signor Reeves, pensavo che non si facesse mai più avanti e lasciasse al suo equipaggio il compito di fare gli onori di casa! Stavo proprio per chiederle se non per caso non volesse assaggiare un biscotto della mia nutrice.........>>

Nel vicolo piomba una pesante cappa di silenzio, definitivamente il telefono smette di suonare a vuoto dietro l'angolo, Melchior chiama al cellulare per avere delucidazioni:

<<Capitano!>>

Keanu risponde con un bisbiglio <<Operatore, tarderemo un momento, sembra che abbiamo pescato qualcosa qua sotto!>>

Nel mentre il bambino continua a fissarli serafico, sempre sorridendo, mentre le biglie continuano a ruotare veloci nel loro turbine di polvere e foglie...........

Il turbine cresceva
"Ma a che velocità ruotano, di tutte le diavolerie...si un esule.. non è umano ha detto... "Stavo proprio per chiederle se non per caso non volesse assaggiare un biscotto della mia nutrice........." che fa provoca"
Ianus sente un pò di nervosismo nell'aria e la cosa provoca lo stesso effetto anche a lui, forse l'essersi fermati lì equivaleva ad aver innescato una "bomba", ma pensava anche che un bambino non poteva essere più di tanto minaccioso.
"Qualcuno ha piazzato qui questo fenomeno da baraccone, è un diversivo" lo sguardo va immediatamente ai palazzi antistanti in cerca di qualcuno... la strada e gli edifici sembrano chiudersi su di loro quando il telefono smette di suonare.
Cerca poi posti di riparo con lo sguardo ma mentre si guarda indietro ripensa alla frase del bambino.... assaggiare un biscotto della mia nutrice... non gli era nuova una cosa del genere... "sì ora ricordo, sulla vigilant, quando mi scollegarono si parlava ogni tanto di un certo Oracolo e c'era un particolare. Parlavano tutti di Neo e di quanto l'Oracolo lo tenesse in considerazione, quando chiese chi fosse l'Oracolo, ci fu chi gli disse che era una vecchia con la mania dei biscotti, oltre a spegargli poi la vera importanza che ella aveva per l'intera resistenza"
Allora si profilarono le due ipotesi
"O stiamo per conoscere l'Oracolo, o stiamo per ritrovarci profondamente nei guai... in entrambi i casi corriamo un rischio"

Alfred rimane spiazzato dal linguaggio erudito del fanciullo, come uno che avvicinandosi a quello che crede un gattino scopre di avere difronte un leone.
Il flusso del discorso lo lascia frastornato, come se stesse traducendo da un'altra lingua capisce il senso del discorso del bambino , ma il suo cervello metabolizza il tutto con un secondo di ritardo.

La sensazione è strana, è come essere in un sogno lucido, e lo smettere dello squillare della HardLine unito al crescere del vortice d'aria creato dalle sfere, rendono il tutto surreale....

*ehi ehi, sei dentro matrix, non è aria quella che respiri, qui tutto è possibile questo ragazzino però è in qualche modo diverso, sicuramente è un esule, ha il tipico aspetto da fanciullo , ma mostra una conoscenza dello stato in cui ci troviamo, molto avanzata, se anche fosse una redpill scollegata in giovanissima età , non potrebbe avere una tale consapevolezza*

Alfred si volta verso i compagni che lo avevano affiancato pronti a proteggerlo, poi guarda verso il capitano Keanu che rispondendo all'operatore della Pegasus Melchior conferma un ritardo nel rientro a bordo.

Rivolgendosi poi nuovamente al bambino:

<<Scusa se la mia domanda era inappropriata, ma hai suscitato in me molta curiosità, ora però se vuoi dimmi ragazzo, tu sei di questo mondo o pittosto appartieni al mondo delle macchine '' Immagino che in tal caso una alle risposte delle domande che avrei dovuto porgerti in precedenza è che stai cercando noi, o meglio cerchi di comunicare con qualcuno del mondo degli uomini che vivono oltre Matrix...>>

Dicendo questo Alfred guarda il fanciullo contraccambiando il sorriso, poi dirige lo sguardo verso le sfere che imperterrite continuano a vorticare, riproponendosi mentalmente le parole del bambino...

*".....chi me le abbia donate e quale funzione esse abbiano negli ingranaggi di Matrix......." sfere... trasparenti, luminose come delle lacrime colpite da una luce abbagliante....
..un attimo, ha parlato di biscotti e di una nutrice, e se si riferisse all'Oracolo'''*

*e se fossero le lacrime dell'Oracolo che ha versato per il sacrificio di Neo''' forse hanno una funzione... o forse no , forse sono semplici costrutti creati per attirare la nostra attenzione....*

Lo sguardo di Alfred torna ad incrociare quello del fanciullo, come in cerca di risposte che diano una speranza, un'alternativa di un possibile rientro in gioco dell'Oracolo......

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Up Town - orario indefinito
Matrix
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Lo sguardo di Alfred incrocia quello del fanciullo, come in cerca di risposte, le pupille reciprocamente incrociate per un istante sospeso nel tempo.......

<<Dimmi ragazzo, tu sei di questo mondo o piuttosto appartieni al mondo delle macchine e cerchi di comunicare con qualcuno del mondo degli uomini che vivono oltre Matrix'''>>

Il bambino sorrise, senza rispondere al momento, apparentemente tutto rappreso e concentrato sul moto perole-playeretuo delle sue sfere roteanti, che improvvisamente mutano orbita e creano come un loop elittico, al centro del quale la polvera sollevata dal tornado crea l'illusione di uno specchio opaco, di una superficie traslucida dietro alla quale ad Alfred sembra di notare affiorare frammenti di nebbia e di notte senza stelle.......

Ianus e Hard1 sono ancora al fianco di Alfred, appena un passo discosti da lui, silenziosi e concentrati sulla scena singolare ed inquietante, anche i loro sguardi per un attimo sono attirati inesorabilmente da quel vortice ipnotico, risucchiati dallo specchio opaco che sembra spegnere le coscienze e mandare in deliquio i sensi........

L'incanto viene spezzato da Keanu, la sua mente sembra refrattaria all'incanto di quella scena, come Ulisse legato all'albero maestro resisteva al canto delle sirene, così il comandante della Pegasus rompe l'incantesimo e con un guizzo di volontà rifocalizza l'attenzione dei suoi uomini sulla realtà immanente del vicolo.......

<<Ragazzino, basta insulsi trucchi da stregone...... ti invito di nuovo a venire al dunque, ti ho già spiegato che il tempo è un bene essenziale in questo esatto momento...... anche se in fondo qualcosa hai già detto e non ho mancato di notarlo..... parlaci della tua nutrice piccolo angelo....... perchè quei biscotti io li ho già assaggiati e mi interessa gustarne di nuovo la fragranza>>

Keanu fissa con intensità inquisitoria il giovane interlocutore, che gli sorride di rimando, come compiaciuto dalle sue parole.

*Conosce il mio nome, parla come lei per enigmi, anche se non l'ho mai visto nel nascondiglio non può che essere uno dei suoi allievi......*

Finalmente le sfere dimunuiscono la loro velocità di rivoluzione e di rotazione e ritornano nel palmo destro del bambino, dove in un ultimo sfavillio di vetro opaco si fermano del tutto, finendo per essere riposte in un sacchetto di tela grezza, che sparisce in una tasca dei pantaloni del fanciullino.

<<Signor Reeves, iniziavo seriamente a pensare che la sua nota perspicacia fosse solo una benevola leggenda....... temevo che le mie parole corressero inascoltate nella Matrice, fino a colare giù nel sottomondo imprigionati da un dejà-vu e che le mie biglie fossero destinate a rotolare per l'eternità su questa striscia di codice elettronico......>>

Di nuovo nel vicolo il silenzio è palpabile come una tenda di velluto rosso damascato, la polvere non più spinta dal vorticare delle biglie è calata a terra, ammucchiata in rivoli di sporcizia che insozzano l'asfalto, la puzza stantia della spazzatura aggredisce le nari, appure neppure un muscolo si muove sui lineamenti contratti di Keanu e dei suoi uomini.

Nuovamente, come era ovvio esclusivamente in quella stravagante gerarchia di branco improvvissata dagli eventi, tocca al ragazzino interrompere la quiete:

<<Signor Reeves, vengo non solo per portarle i biscotti della mia nutrice e tutrice, colei che mi ha strappato dall'uomo del treno e reso partecipe di un disegno di pace, non un mero costrutto di guerra e dolore, trasformandomi da programma di controllo di una linea di montaggio a persona sanziente e dotata di volontà........ l'Oracolo ha invero lavorato bene....... >>

Ianus sbotta come in un sospiro a stento trattenuto:

<L'Oracolo........>

Hard guarda con rinnovato interesse quel messo dell'Oracolo, quel latore di quelle che comunque si prospettavano come notizie straordinarie......

Alfred di nuovo incrocia il suo sguardo con quello del fanciullo, di nuovo si rinnova quella reciproca e naturale empatia, il piccolo programma sorride come con innato calore all'adulto silenzioso di fronte a lui, coppia improbabile ed estemporanea.

Keanu per un attimo internamente aggrotta la fronte, accarezza e coltiva un dubbio ma poi lo rilascia, non ravvisando ulteriore minaccia in quella figura di fronte a lui......

*L'Oracolo era sparita dalla morte di Neo, lui addirittura non la vedeva da mesi prima ancora di quegli avvenimenti, ora finalmente riappariva, il Consiglio ne sarebbe stato dannatamente compiaciuto*

<<L'Oracolo, avevo immaginato, ma dannazione dove è rifugiata' Vuole parlare con noi' Ragazzino il nostro tempo sta correndo veloce, non posso rischiare oltre qui in connessione.....>>

<<Signore, l'Oracolo come sempre è stato si cela in un rifugio sicuro, lontano dagli occhi dell'Architetto seppure i rapporti siano meno drammatici ora....... e non è ancora tempo per la mia mentore di manifestarsi, neppure agli occhi di Zion, i suoi poteri non sono più intensi come un tempo e qualcosa sfugge ai suoi sensi in questa dimensione....... fino a che lei non avrà identificato la minaccia non sarà accessibile direttamente da voi umani...... ma sono qui per recare un messagggio......>>

E dalla tasca dei pantaloni del bambino emerge un altro oggetto traslucido, che subito a sua volta inizia a levitare, ma a differenza delle sfere con un moto lento e rettilineo, con una traettoria decisa verso le mani protese di Keanu.

Keanu afferra con riflessi fulminei l'oggetto grigio argento, serrando la presa su quello che si rivela essere un piccolo palmare high tech.

<<Signor Reeves, il messaggio insito in quel artefatto dono contiene informazioni per sono per Zion preziose e vitali, e inoltre nel contempo è il mezzo con cui i biscotti, quando sarà il momento, giàngeranno fino a voi, fragranti e profumati.......>>

Il bambino guarda serafico Keanu, lo sguardo vagamente orientale sembra essere pronto ad intraprendere un altro cammino, concentrandosi su diversi punti di vista, le mani sottili si nascondono nelle tasche.

Keanu intuisce immediatamente che non vi era altro tempo da investire in quel luogo ed in quel tempo e sibila nel cellulare:

<<Operatore!>>

La risposta è immediata come il tuono che segue fedelmente il lampo:

<<Capitano!>>

Keanu risponde con un ordine secco e laconico:

<<Apertura immediata dell'Hard Line precedente, torniamo a bordo!>>

Il telefono all'angolo riprende lesto a suonare, Keanu senza un cenno di saluto si volta e si dirige verso il punto di prelievo, subito seguito a ruota dal suo equipaggio.

Ma mentre si stanno congedando alla vista, Keanu già con la cornetta in mano pronto al rientro, il fanciullo estrae ancora un residuale moto di parole dalla sua voce:

<<Signor Burton!>>

Alfred si volta dall'angolo del vicolo, per una ultima volta si incrociano i sue sorrisi, mentre il Capitano si smaterializza nella Hard Line il fanciullo parla una ultima volta, prima di sparire definitivamente nel buio del vicolo, come ingoiato da un lago di liquame scuro:

<<Signor Burton, presti attenzione al Monaco!>>

E poi nel vicolo restano solo ad aleggiare la polvere e la puzza......

"Rivelazioni... nuove rivelazioni... un palmare... per sfruttare un canale privato forse...vuol dire che le informazioni sono controllate e sere un canale singolo e privato... niente di buono"
Questi sono i pensieri mentre si dirige verso l'Hard line, per ultimo, seguito da adam che si è attardato nuovamente con l'inquietante bambino.
Solleva la cornetta e si gira verso adam che raggiànge l'uscita soppesando le ultime chiarissime parole del bambino.
Lo vede scomparire come tutto il mondo che gli si anima intorno, buio, poi luce, e il viso amichevole di Melchior che rimuove il cavo di connessione.

Hard1 assiste alla scena quasi ammutolito. Qualche balbettio ogni tanto. Niente di più. In quel bambino c'è qualcosa che gli risveglia la memoria. Ma ancora di più nel modo di giocare. Ma non ricorda cosa.

Quando rientra in sè il capitano ha smesso di parlare, e si mette nella giacca quello che sembra un palmare, dono del ragazzino. Sente di nuovo il telefono squillare. Il mondo per lui si era fermato. Giusto un attimo. Proprio nel momento in cui le sfere giravano in un turbine di immaginazione. Ora è ripartito. Ma Hard1 sembra scosso. In men che non si dica segue il capitano verso il telefono. Aspetta...

...alza il ricevitore...

Il faccione di Melchior gli si para davanti. Hard1 perde un attimo il fiato mentre lui gli sfila lo spinotto dal cranio. Si mette a sedere sulla poltrona.

<<Bè come primo viaggio poteva andar meglio! Dal nostro primo viaggio abbiamo riportato come unica notizia quella che probabilmente ci sbattono fuori da Matrix per i prossimi mesi. Mah...>>

Poi si gira verso A.A., l'ultimo ad essere tornato nel mondo vero.

<<Ehi, amico mio, dove sei stato tutto questo tempo' Che ti ha detto quel tappo con le palline''>> Sorride.

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