WhatIsTheMatrix.IT – Il Sito Italiano su Matrix

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Adesso vi spiego come funziona il mondo.

Da ieri sto pensando a un topic per arrivare a una conclusione "comune" (naturalmente col permesso dei modS

😯 😯 Spiegati meglio'' Che vuol dire un topic per aarivare a una sezione comune''

Comunque trovo davvero molto interessante la questione del libero arbitrio. Il dibattito sarebbe lungo io per ora mi limito a delle mie osservazioni. Secondo me il libero arbitrio, da un lato potrebbe essere un utopia perché ogni nostra azione dipende dalla nostra mente. Fin qui tutto normale. La nostra mente però è il frutto di una somma di eventi, situazioni, luoghi, stati d'animo, modello sociale in cui essa vive e molte altre cose.. Per questo se noi dobbiamo prendere una qualsiasi decisione la nostra scelta sarà sempre dipendente dalla nostra mente, e quindi da ciò che ci circonda, da quello che ci è successo in precedenza ecc.. A mio avviso se riuscissimo a costruire un computer che conosca tutti i ricordi della mente di un uomo, il tipo di carattere, la società, gli insegnamenti della famiglia, della scuola, i gusti gli amici, la sua esperienza, tutta la sua mente insomma, ebbene quel computer ogni qualvolta l'uomo sarebbe messo dinanzi a una scelta, potrebbe prevedere l'esito della sua scelta. Quindi la mente potrebbe non essere altro che un computer un pò più evoluto. Ora voi direte che mi sbaglio, mi direte: CHRoNic la mente prova delle emozioni! É vero, ma ciò ti spinge a chiederti: cosa sono l'emozioni' Se le emozioni fossero qualcosa di assoluto, qualcosa che non dipende da nulla, qualcosa che qualsiasi sia la società in cui vivi, qualunque sia il luogo o qualunque siano gli eventi che ti capitino, allora potremmo avere una speranza di essere liberi. La questione quindi diventa questa: Le emozioni sono innate nell'uomo' La risposta potrebbe essere si o potrebbe essere no. Ora se fossero innate, quel famoso computer non potrebbe sempre essere veritiero, ma ci sarà una percentuale in cui si sbaglierà perchè la parte emozionale non potrà essere calcolata con certezza, vista la sua natura innata e quindi imprevedibile. Ora il secondo caso vuole che le emozioni non siano dentro di noi. E se non sono dentro di noi allora esse si trovano intorno a noi. I nostri genitori non fanno altro che dipingerle nella nostra mente, i cosiddetti valori, i sani principi. Vi propongo un esempio sulle emozioni. Io come tutti provo delle emozioni siano esse belle o brutte. Se sono innate nell'essere umano esse saranno sempre presenti allo stesso modo in tutti gli uomini che sono in vita. E se noi mettessimo un neonato in una camera chiusa per tutta la sua vita isolandolo completamente, proverebbe mai amore, paura, o odio' Se le emozioni non sono dentro di noi, ma ci vengono insegnate allora noi non siamo liberi. A sostegno di tale tesi, tralasciando se è giàsta o meno, vorrei esprimere degli esempi: Io sono nato in una società civile in cui i principi fondamentali possono essere ridotti ai 10 comandamenti, più o meno. Ora a tutti noi sembra assurdo se io uccido una persona proprio perchè la famiglia, la scuola ci hanno insegnato che uccidere è qualcosa di negativo, di sbagliato. Ora un kamikaze che uccide e si uccide commette forse qualche sbaglio' Se si quale' Lui fa quello che facciamo noi, e cioè segue i suoi principi, i valori che la famiglia gli ha insegnato e del mondo in cui vive. Ora mi sapete dire quali sono i veri valori' Qual è la verità' Insomma Uccidere è giàsto oppure no' Data la società in cui vivete la risposta sarà sicuramente negativa. Ma se voi fosse nati in un paese islamico sareste i primi ad affermare il contrario. Io non so se sia giàsto o no, nessuno può dirlo, quello che voglio comunicarvi e di spingervi a riflettere e a pensare che forse uccidere, come altri valori, non sono così giàsti o così sbagliati come tutti vi dicono' Pensateci, fermatevi a rifletterci. Uccidere è giàsto' I principi che conosci sono giàsti' Insomma: Wake up people!! Non so se si capisce il messaggio, a volte non trovo le parole adatte per esprimere ciò che la mia mente genera e pensa. Eh già pensa anche la mia mente ehehehe'.Se per caso riscontrate qualche assurdità nelle mie parole, ditemelo potrebbe essermi sfuggito qualcosa. A Voi il gioco

io spesso e volentieri mi affido completamente all'istinto. esempio: matematica, limiti. io riuscivo sempre a risolvere i limiti, oppure a correggerli ma visto che l'imprtante nn è solo il risultato ma come ci si arriva, io nn prendevo il massimo. ho fatto una fatica tremenda a dare importanza anche al modo in cui io ci arrivavo. io uso l'istinto, non un metodo. mi trovo davanti il procedimento, passo dopo passo, semplificazioni e robe varie che mi portavano al risultato. per me la matematica è così. solo che essendo a scuola mi devo adattare e devo studiare e nn andar giù di istinto.
comunque capita anche a me di pensare che ci sia qualcosa che nn va. del tipo: sono alla scrivania che sto studiando. mi alzo e prendo il cel che sta sul letto. mi risiedo e appoggio il cel sulla scrivania. il cel squilla. è capitato diverse volte. oppure volte che sono in situazioni di merda, dove solamente una serie di coincidenze estreme potrebbe salvarmi.... beh, capita tutto e nella sequenza perfetta.
un altra cosa. quando parlo con qualcuno, spesso quando sono arrabbiato, è come se le cose che dicessi le stessi leggendo, come se le avessi pre-pensate tempo prima, come se me le fossi preparate. di solito nn è così quando si è agitati. parlo così xkè ieri sera ho litigato per l'ultima volta cn la mia ragazza e in quell'istante nella mente mi passavano tutte le cose da dirle come se qualcuno dall'esterno me le stesse facendo comparire.

Potete credere a quello che vedete e prenderlo per vero solo perchè lo vedete, o potete aprire gli occhi e rendervi conto che ciò che è veramente importante è davanti ai nostri occhi, eppure è invisibile.

Il problema è la scelta.

io spesso e volentieri mi affido completamente all'istinto. esempio: matematica, limiti. io riuscivo sempre a risolvere i limiti, oppure a correggerli ma visto che l'imprtante nn è solo il risultato ma come ci si arriva, io nn prendevo il massimo. ho fatto una fatica tremenda a dare importanza anche al modo in cui io ci arrivavo. io uso l'istinto, non un metodo. mi trovo davanti il procedimento, passo dopo passo, semplificazioni e robe varie che mi portavano al risultato. per me la matematica è così. solo che essendo a scuola mi devo adattare e devo studiare e nn andar giù di istinto.

Io penso che anche l'istinto sia sottoposto a quelle regole di controllo che ci guidano nelle nostre scelte. La mente vige anche sull'istinto. L'istinto non è altro che decisioni prese incosapevolmente dalla mente e che quindi segue le sue regole. L'istinto come lo intendiamo noi non credo esista...

posto che sono d'accordo con l'Architetto per quanto concerne l'istinto, la teoria di chronic, interessantissima, a mio parere non tiene conto appunto dell'istinto, dato che per quanto riguarda le emozioni, queste possono essere associate anche a più o meno complessi legami chimici.
L'istinto per lo più ci può fornire una guida, d'altra parte il più delle volte l'uomo ha l'illusione di ragionare e di agire secondo il proprio pensiero, mentre è come se fosse uno zombie, eseguendo meccanicamente talune azioni (uno degli ultimi focus riguardava tale argomento).
Non dobbiamo dimenticare che il cervello è tripartito, da una parte l'io, il super-io, dall'altra quello che c'è dietro, ke rappresenta la controparte primitiva.
Ora forse, a modo suo, ogni parte è prevedibile, ma di un'azione si possono prevedere le possibilità, non con certezza le variabili che portano alla scelta, cosicchè, il ventaglio si scelte è ampio ma conoscibile, la scelta è difficilmente prevedibile e tale previsione ha un forte margine d'errore.
Pertanto, come mi è sembrato di leggere di sopra, penso che il libero arbitrio esista nei limiti imposti dalle nostre "emozioni" e dai nostri "principi" così come li ha intesi chronic...
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Ora, penso sia impossibile arrivare anche ad un'embrionale forma di verità, xkè non esistono certezze, semplicemente non sono di questo mondo, e neanche una soluzione comune, ognuno deve seguire il suo sentiero, e, nonostante i consigli, si và avanti... ognuno riceve i segnali che gli servono... le leggi, le religioni, i dogmi furono inventati per liberare l'uomo da queste angosce, perchè la chierkegardiana vertigine della libertà provoca angoscia e disperazione.
Boh, poi come già detto ognuno percorre il suo sentiero e trascina il suo fardello, io mi sono dato questa risposta, che non potrà che essere parziale, momentanea, e soggetta a cambiamento... perchè un computer nn potrà mai prevederci totalmente' perchè la maggiore o minor parte di noi esseri umani, questo non lo so, ma è soggetta a continui cambiamenti; la rimembranza cancella i ricordi e li riscrive, cosìcche avere un database di ricordi nn corrisponde alle info della mente umana...
Avrei altre teorie da snocciolare in proposito, ma aspetto prima una vostra risp, xkè ho paura avremo molto da discutere su questi punti prima di passare ad altri.
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Possiamo solo far incontrare i nostri sentieri, e scambiarci esperienze di viaggio, questo facciamo... Amen

I wish you luck and courage... see ya

I livelli di predeterminazione a cui si riferisce ianus sono livelli comprensivi di un certo margine d'errore. Quelli a cui mi riferisco io sono prevedibilità certe. Questo implica che qualsiasi elaboratore in possesso di tutti i nostri dati "mentali", per così dire, sia in grado di effettuare la stessa nostra scelta, considerando però l'emozioni come qualcosa di non naturale ma qualcosa di indotto dagl'insegnamenti ricevuti. COme ho anche detto in un precedente post, se consideriamo l'emozioni come qualcosa di intrinseco nel modello comportamentale dell'uomo allora esse non sono prevedibili da calcoli assoluti ma da formule probabilistiche. Ora coma vogliamo considerare l'emozioni umane' A voi le risposte..

sn d'accordo con l'ottimo chronic sulle formule probabilistiche, intendevo quel discorso col post di cui sopra, ma forse lo stesso parlare di probabilità introduce il discorso sui margini di errore systemici, così forse il discorso funziona... of forse sn io ke ho bevuto troppo ieri e nn penso, prendetèsto post con le pinze ke è meglio 🙂 🙂

Il mio riferimento era al fatto di come considerare le emozioni in se. Introducendo la teoria delgi errori systemici,però qualsiasi systema crollerebbe e non sarebbe più possibile fare nessun alcun genere d'ipotesi probabilistiche su qyualsiasi systema...

Si effettivamente ritornerebbero ipotesi, dunque non certe, ma in fondo che certezza abbiamo... comunque, anche il miglior calcolatore è soggetto ad errori, sarò ripetitivo... troppe variabili

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